La solidarietà è una virtù, non un crimine: solidali con Mimmo Lucano

Mimmo Lucano, insegnante, animatore di associazioni di solidarietà sociale, sindaco per due mandati di Riace, riconosciuto a livello mondiale come uno degli amministratori più appassionati, creativi e più mossi da spirito di condivisione, dal 2017 in poi è stato per queste sue caratteristiche e virtù perseguitato dapprima dal ministro Minniti del Pd, poi ancor più spietatamente da Matteo Salvini quando era ministro dell’Interno e infine ora da un tribunale che lo condanna, peggio di un mafioso, a una pena abnorme (tredici anni di reclusione) per aver tentato di fare del suo paese un luogo di accoglienza e di rinascita economica e civile.

Il messaggio dei ministri piddini e poi leghisti e ora della magistratura è chiaro: l’accoglienza, l’economia partecipata e la democrazia dal basso sono un’eresia e un pericolo e vanno stroncati sul nascere, senza pietà. Non ci può essere spazio per tutto questo in Italia, questo morbo non deve diffondersi. E infierire su Mimmo Lucano, che ha avuto il coraggio di combattere tenacemente per questi ideali e per questo è diventato un simbolo non solo in Italia ma in Europa e nel mondo, è il modo esemplare per scoraggiare chiunque voglia tentare di condividere i suoi ideali e percorrere il suo stesso cammino.

Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista – Pisa Possibile

(Foto del presidio di sostegno a Mimmo, di venerdì 1 ottobre)

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