La Tangenziale NE è un’opera inutile, il cui rilevantissimo e per tanti versi irreversibile impatto ambientale sul territorio non serve a rendere migliore la vita della città ma la peggiorerà ulteriormente.
Oltre a contribuire a ridurre, frammentare e danneggiare ulteriormente e pesantemente quelli che, lungi dall’essere campi incolti, sono quanto rimane di una piana solcata da un vasto sistema idraulico che connette Arno e Serchio generando ecosistemi di grandissimo pregio ambientale tutelati dalla Convenzione Ramsar e dall’Unesco, oltre ad avere un impatto devastante su un paesaggio di grandissimo interesse che unisce aspetti di ruralità pregevoli con il patrimonio culturale delle pievi, delle ville e dell’Acquedotto mediceo, questa opera antiquata non alleggerirà il traffico ma determinerà problemi per la salute di chi vive in due aree della città: il quartiere dei Passi e quello di Ghezzano. E’ quanto sottolinea l’ARPAT – Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Toscana – nella sua valutazione dell’opera, arrivando a definire inaccettabile l’impatto del rumore in particolare ai Passi, anche vista l’impossibilità di realizzare mitigazioni e dando parere negativo sulla realizzazione dei tratti che coinvolgono questo quartiere e Ghezzano: le analisi condotte da ARPAT prevedono il superamento dei limiti di legge sull’inquinamento acustico del 30% ed evidenziano che né la stesura di asfalto speciale né la realizzazione di barriere anti-rumore saranno utili a limitare gli sforamenti, previsti anche nelle ore notturne.
In caso di realizzazione parziale dell’opera la situazione non migliorerebbe: ci sarebbe anzi l’aggravante del potenziale scarico sul quartiere dei Passi del traffico derivante della tratta realizzata.
Non solo: il settore VIA – VAS – Opere pubbliche della Regione evidenzia gravi carenze rispetto alla Valutazione di Impatto Ambientale e alla Valutazione Ambientale Strategica: la validità e l’efficacia della prima (risalente al 2013) è decaduta, e per quanto riguarda la seconda “non sono presenti elementi valutativi di livello strategico volti a definire le condizioni di sostenibilità ambientale per l’intervento e a definire possibili alternative sostenibili per il superamento delle criticità”.
La giunta Conti continua a ripetere che quest’opera è indispensabile ma tace sugli evidenti effetti negativi che avrà sull’ambiente e la salute dei cittadini e delle cittadine. Anzi, la tangenziale è una dei punti centrali del PUMS proposto dalla destra, che rilancia l’uso della auto privata prevedendo ulteriore cemento.
Noi proponiamo di destinare i 70 milioni di euro, previsti per questa grande opera, alla realizzazione di micro-opere moderne e davvero utili che garantiscano:
-
trasporto pubblico sicuro e adeguato alle esigenze dei quartieri (ad es. un sottopasso per la ferrovia in via XXV Maggio);
-
sviluppo di un’intensa intermodalità (uso di più mezzi di trasporto per fare un tragitto) con tempi rapidi di collegamento e incremento dell’uso di infrastrutture esistenti, come la ferrovia;
-
potenziamento del trasporto ferroviario delle merci per ridurre significativamente il trasporto su gomma;
-
opere che favoriscano la possibilità di muoversi in modo sicuro anche a piedi e in bicicletta.
Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista – Pisa Possibile
Stamattina siamo stati nel quartiere dei Passi per fare volantinaggio per parlare con cittadine e cittadini degli impatti negativi della Tangenziale nord-est.
Noi proponiamo di destinare i soldi pubblici previsti per questa opera (che è dannosa nei confronti del quartiere, dei cittadini e dell’ambiente) per altri interventi di trasporto pubblico che garantiscano qualità della vita e del paesaggio.