Le città in comune per il NO il 4 dicembre

700 amministratori e amministratrici locali, in rappresentanza di oltre 500 comuni, sono i primi firmatari dell’appello promosso dalla Rete delle città in comune per il No al referendum del prossimo 4 dicembre. Abbiamo presentato pubblicamente mercoledì 9 novembre questo documento con cui ribadiamo come questa riforma non dà, ma toglie democrazia ai cittadini; non migliora, ma peggiora l’autonomia e la capacità di intervento delle istituzioni locali; non aumenta, ma indebolisce il sistema di garanzie nel rispetto delle tutele dei diritti -sociali, di cittadinanza e di partecipazione politica- sanciti nella prima parte della Costituzione.

A Pisa nello scorso febbraio su iniziativa del nostro gruppo consiliare il Consiglio comunale ha approvato una mozione, primo comune in Italia, contro questa riforma esprimendo “fortissimo allarme per la deriva autoritaria in atto contro la quale si stanno costituendo in tutta Italia, ed anche a Pisa, Comitati referendari per il NO al Referendum confermativo promosso dal governo Renzi sulla riforma costituzionale (Senato)” e al contempo ribadendo che l’obiettivo della “stabilità del governo del paese e dell’efficienza dei processi decisionali nell’ambito parlamentare” non può “produrre un’alterazione profonda della composizione della rappresentanza democratica, sulla quale si fonda l’intera architettura dell’ordinamento costituzionale vigente” come ha scritto la Consulta nella sentenza n.1/2014″ proprio in merito alla legge elettorale maggioritaria.

 
In nome di un falso mito della governabilità si cerca di realizzare una vera e propria espropriazione della sovranità popolare. Per questo il 4 dicembre noi diciamo NO.

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