Le donne sono in maggioranza ma gli uomini sono più pagati

IL TIRRENO PISA, pagina 13
Sono sempre più le donne a percepire la pensione nella provincia di Pisa rispetto agli uomini: 76.433
(77.148 un anno fa) contro 53.743 (erano 53.943). Cifre che portano a diminuire la differenza complessiva tra i
sessi, pur restando ampio il distacco. E’ invece inversamente proporzionale l’importo medio del sussidio riscosso,
che è di 1.109,66 euro per gli uomini e di 584,82 per le donne, che dunque a riscuotono ogni mese circa la metà.
I sussidi. Per quanto riguarda le tipologie, il numero maggiore è sempre quello delle pensioni di vecchiaia
(72.331, media di 1.023,68 euro). Seguono quelle di superstite (27.207, media 582,58); le pensioni per gli invalidi
civili (18.376, media 429,93); le pensioni di invalidità (8.151, medie 606,56); e infine le pensioni/assegni sociali
(4.111, media 388,51). In provincia. In generale, un pensionato dell’area pisana se la passa meglio che nel resto
della provincia. A Pisa infatti prende, al mese, quasi 59 euro in più (860,25 contro la media di 801,50). In terreno
positivo anche i pensionati di San Giuliano (839,81 euro) e Calci (818,04). Unica eccezione sotto questo punto di
vista Vecchiano, con una media di 798,46 euro. In regione. La nostra non è la provincia economicamente più
generosa nell’erogazione dei sussidi: il primato toscano resta di Livorno, con un importo medio mensile di 933,81
euro. Il dato provinciale si mantiene un po’ sotto la media regionale, che è di 829,95 euro (in crescita). Lucca
comunque, per fare un esempio, è ancora più sotto con una media di 777,87 euro. Mentre Firenze è ben sopra il
livello medio regionale con 883,17 euro.

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