Lettera Aperta alla Rsu dell’Aoup

Questa mattina abbiamo inviato una lettera aperta alla RSU dell’Aoup alla luce della denuncia unitaria fatta negli scorsi giorni sulla organizzazione del lavoro e le numerose criticità rispetto alle quali non arrivano risposte.

Sosteniamo la vostra vertenza a tutela dei diritti dei lavoratori e della lavoratrici e del diritto alla salute per tutte e tutti

Il Piano Nazionale di Resilienza promette “rivoluzioni” nella sanità, con i suoi 15,6 miliardi di euro destinati all’obiettivo 5, In effetti tutti e tutte speravamo che la lezione della pandemia avrebbe portato a un ripensamento radicale del nostro modello di servizi per la salute.

E invece sembra proprio il contrario.

Il quadro che qualche giorno fa hanno tracciato le RSU dell’AOUP è impietoso e inquietante. Mancate sostituzioni di lavoratrici in maternità o di operatrici ed operatori in aspettativa, strutture parcellizzate con un profluvio di relativi Direttori e posizioni organizzative che frantumano e disorganizzano il lavoro.

Il quadro che emerge dalla denuncia delle rappresentanze sindacali è che si sta allargando la forbice tra la parte sempre più garantita delle posizioni apicali e il resto del personale: se operatrici ed operatori hanno ottanta giorni di ferie arretrate, significa che la pianificazione è saltata, e significa che per garantire il diritto alla salute ci si affida al senso di responsabilità degli operatori, addirittura impiegati a occuparsi di mansioni non previste dal proprio profilo, scaricando su di loro i mancati investimenti a partire da quelli per le assunzioni.

E’ retorico ma è bene ricordarlo: il mito dei lavoratori e delle lavoratrici della salute considerati “eroi” ai tempi della pandemia si è evoluto nel peggiore dei finali e l’ospedale sembra che non si sia ripreso dallo shock del 2020. Quello che è certo è che vi è un chiaro ritorno all’austerità, con i tagli alla sanità sempre più pesanti: 2 miliardi nel 2023, 3 miliardi nel 2024.

Attendiamo tutti l’incontro tra i lavoratori le lavoratrici e la Direzione Aziendale e da parte nostra vi esprimiamo il nostro sostegno e siamo disponibili ad un confronto, se lo riterrete utile ed opportuno, sui i punti dirimenti avanzati che avete avanzato a tutela dei diritti del lavoro e del diritto alla salute. Occorre un netto cambio di direzione nelle scelte da parte della Azienda interrompendo così l’ennesimo perpetrarsi di precarizzazione ed esternalizzazioni.

Una città in comune

Rifondazione Comunista

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