Lettera dei Revisori: urgente la discussione in Consiglio comunale, ma non per la maggioranza

I gruppi consiliari sono stati messi a conoscenza solo nella giornata di ieri di una lettera del Collegio dei Revisori in cui si denuncia una grave situazione nella contabilità del nostro comune.
La lettera, inviata anche al Prefetto, sottolinea che il bilancio preventivo 2016-2018 di Pisa, approvato il 30 dicembre, prevede ancora le entrate della TASI per circa 10 milioni mentre questa imposta è stata eliminata dalla legge di stabilità, approvata lo scorso 28 dicembre, e non si sa in che misura verrà compensata. Questo, sempre secondo i Revisori dei Conti, mette il Comune nell’incapacità di garantire gli equilibri di bilancio e quindi in una situazione che potrebbe essere passibile di commissariamento e scioglimento del Consiglio Comunale.
Non vogliamo ancora entrare nel merito, dato che la materia è molto complicata, abbiamo ricevuto solo ieri pomeriggio la documentazione e la questione dovrà essere al più presto chiarita dai tecnici, ma riteniamo però di denunciare come di fronte a un atto di questa gravità, ancora una volta la maggioranza tenda a silenziare, sminuire, ritardare la discussione. 

Infatti la lettera, indirizzata al Consiglio e che chiama in causa le responsabilità dei consiglieri comunali, è stata tenuta per diversi giorni nei cassetti prima di essere diffusa ai consiglieri.
Non solo; come ovvio ieri abbiamo chiesto in conferenza dei capigruppo, insieme a tutte le opposizioni, di discutere al più presto, già nel prossimo consiglio del 28 gennaio, di questo argomento che chiaramente è prioritario rispetto a tutto il resto. Ebbene la maggioranza ha preferito invece bocciare la richiesta e rimandare la discussione in attesa di notizie dalla Prefettura: perché? Il Consiglio ha il diritto e il dovere di capire se le delibere assunta dalla maggioranza il 30 dicembre e successivamente dalla giunta sono sbagliate e, se necessario, come porvi rimedio al più presto, per evitare le gravi conseguenze per l’ente e per i cittadini paventate nella lettera dei revisori.

A questo si aggiunge che la Giunta, senza riferire in Consiglio, ha introdotto una serie di forti vincoli e limiti alla spesa, norme dicono i Revisori proprie “dell’esercizio provvisorio”, quando invece è stata giustificata l’approvazione del bilancio entro il 30 dicembre come necessaria  proprio per evitare tutto ciò. Anche su questo è indispensabile un chiarimento politico in Consiglio comunale.
Rimaniamo stupiti come anche di fronte a questioni così gravi, la maggioranza eserciti con arroganza la sua autoreferenzialità, e non senta invece il bisogno di confrontarsi subito. Un comportamento in linea con quanto avvenuto proprio con l’approvazione del bilancio preventivo il 30 dicembre, un vero e proprio colpo di mano contro il quale ci siamo battuti sia nel metodo sia nel merito, anche alla luce degli avvertimenti dei Revisori. Di fronte a tutto ciò la giunta e la maggioranza vanno avanti ieri come oggi senza nessun confronto, ma alla fine è la città a pagarne le conseguenze.

 

Ciccio Auletta, Marco Ricci, gruppo consiliare una città in comune-Rifondazione Comunista

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