Liceo, per il Marchesi parte la caccia a fondi statali ed europei

TIRRENO PISA Pagina: IX

Liceo, per il Marchesi parte la caccia a fondi statali ed europei

La promessa del governatore Rossi alle autorità provinciali «Lavoreremo anche per un incontro col ministro Giannini»

Provincia, Prefettura e Regione sono unite per dare un futuro al complesso scolastico “Concetto Marchesi” e ai suoi studenti: è questo il risultato del vertice che si è svolto ieri a Firenze, dove il presidente della Provincia Marco Filippeschi, il prefetto Attilio Visconti, il provveditore agli studi Luigi Sebastiani e Mariangela Chiapparelli, preside del liceo scientifico “Buonarroti” (una delle due scuole ospitate all’interno della struttura, insieme al geometra “Santoni”), hanno incontrato il presidente della giunta regionale Enrico Rossi alla presenza dell’assessore alla scuola Emanuele Bobbio; e hanno illustrato la situazione dell’immobile che versa in condizioni precarie. Il vertice è una conseguenza del crollo di una parete di vetro avvenuta al Buonarroti il 17 marzo scorso: per fortuna il laboratorio era vuoto e nessuno è rimasto coinvolto; ma quell’episodio è solo l’ultimo di una catena di inefficienze dovute a un progetto datato 1974 e pensato per durare 35 anni, quindi abbondantemente “scaduto”.
Esiste la possibilità di procedere ad un intervento globale di adeguamento dell’edificio Marchesi? «La consapevolezza che un eventuale futuro per il complesso – si legge in una nota dell’associazione Pisastudium sia da trovare attraverso lo studio e la ricerca di possibili scenari progettuali in linea con le più innovative esperienze europee di riuso e riqualificazione urbana, ha spinto la nostra associazione ad approfondire, già dallo scorso anno, il tema del complesso scolastico e di ciò che in positivo e in negativo rappresenta. La prima fase di questo percorso si è recentemente conclusa con la mostra e il convegno sullafigurae l’opera di Luigi Pellegrin, l’architetto che ha progettato il Concetto marchesi. In continuità con questo primo passo Pisastudium intende promuovere nei prossimi mesi un workshop di progettazione, in collaborazione con soggetti affini per disciplina e competenze, workshop aperto a tutte quelle figure professionali che intendono contribuire ad elaborare soluzioni progettuali da verificare e valutare sul piano operativo».
Durante l’incontro di ieri è stato convenuto che, mentre si completano gli interventi per garantire la sicurezza del complesso scolastico, si deve avviare la progettazione della nuova scuola e la ricerca coordinata di finanziamenti utili allo scopo. I lavori sono cominciati giovedì in concomitanza con le vacanze pasquali e si stanno concentrando su vetri e infissi della aule dichiarate inagibili: la 4, la 5 e la 6, più due laboratori. Infatti la scorsa settimana i vigili del fuoco hanno effettuato un sopralluogo e hanno stilato un rapporto contenente l’elenco delle misure più urgenti e necessarie.
Sono dunque due i filoni di intervento: la manutenzione ordinaria e straordinaria del complesso Marchesi (solo per l’ultimo intervento la Provincia ha deciso di investire 160.000 euro) e la costruzione futura di una nuova scuola, più moderna ed efficiente.
Va ricordato che per la sua stessa natura progettuale (aule grandi e aperte) il Marchesi non può avere la certificazione antincendio, pertanto di anno in anno si procede a una deroga: l’ultima proroga scadrà il 31 dicembre 2015. Il governatore Rossi, ha fatto presente le limitate competenze della Regione in materia di edilizia scolastica, ma- data l’eccezionalità della situazione – ha assicurato il suo sostegno al percorso individuato con tutti gli strumenti a disposizione.
In primo luogo la Regione Toscana è disponibile a esporre congiuntamente al ministro dell’istruzione Stefania Giannini la situazione specifica, ritenuta meritevole della massima attenzione, per sostenere la richiesta di un intervento finanziario che vada ad integrare le disponibilità che la Provincia potrà reperire. Non si esclude che si possa cercare anche tra i finanzianrenti europei per trovare fondi utili al nuovo progetto: si calcola che una scuola funzionale e a norma, necessiti di circa 17 milioni per essere costruita da zero e per avere dimensioni sufficienti per accogliere le quasi 1.700 persone che ogni giorno orbitano intorno al Marchesi tra alunni, insegnanti e personale.
Nell’incontro di ieri si è concordato che al governo nazionale dovrà essere evidenziata la problematica più generale della grave insufficienza delle risorse necessarie a garantire l’adeguatezza delle strutture scolastiche di competenza provinciale, vista l’attuale situazione finanziaria delle Province: queste risentono l’effetto del prelevamento delle entrate tributarie delle stesse Province fatto con l’ultima legge di stabilità. E tra le poche competenze che sono loro rimaste, c’è proprio l’edilizia scolastica superiore: a Pisa i fondi per la manutenzione sono crollati in poco tempo da 2 milioni a soli 400.000 euro annui, da dividere tra tutte le scuole di 38 comuni. La autorità partecipanti all’incontro hanno preso impegno per una nuova riunione operativa, da farsi in tempi ravvicinati, dopo la conclusione gli approfondimenti in corso, per incardinare le iniziative secondo le rispettive competenze.

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