Decine di agenti con blindati hanno sgomberato, questa mattina, la Limonaia Zona Rosa, murandone gli ingressi. Si tratta di un’aggressione vile nei confronti di un importante spazio sociale della nostra città, da anni luogo di aggregazione, di incontro, di produzione culturale e sociale. A pochi giorni dai lucchetti apposti al Teatro Rossi Aperto, l’azione di questa mattina mette in luce una strategia che in questo momento viene messa in campo non solo a Pisa – basti pensare allo sgombero del Nuovo Cinema Palazzo a Roma – contro esperienze di autogestione e di riappropriazione di spazi pubblici abbandonati.
Si utilizza la pandemia per compiere operazioni repressive, colpendo realtà che non solo stanno contribuendo a mantenere una coesione sociale, ma organizzano anche fattivamente forme di solidarietà e mutualismo nei confronti di chi è più colpito dall’emergenza in corso.
La Provincia di Pisa, proprietaria dell’immobile, chiarisca subito la propria posizione politica. Noi chiediamo che l’immobile venga dissequestrato e che le tante realtà che hanno animato questo spazio possano ricominciare a portare avanti un percorso utile e importante per la città.
Prefetto e Questore rispondano su queste operazioni che nulla hanno a che vedere con l’ordine pubblico, ma che servono solo ad appesantire il clima in una città già provata dalla situazione emergenziale che viviamo.
In una Pisa in cui la speculazione e la rendita provano a farla da padroni, in cui si prova a svendere il patrimonio pubblico, è ancora più necessario difendere queste esperienze, che rappresentano le basi da cui ripartire per non tornare a una normalità fatta di ingiustizie.
Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista – Pisa Possibile