Longobardi: «Il porta a porta farebbe ridurre l’ecotassa»

NAZIONE PISA, pagina 3
L’EX assessore provinciale all’ambiente Terenzio Longobardi interviene sulla tassazione dei rifiuti a Pisa.
«L’ecotassa pagata da Pisa è particolarmente elevata afferma – perchè i materiali avviati a recupero sono solo poco più del 40%, la
produzione procapite è molto elevata, tra 650 e 800 kg/abitante/anno, inoltre viene applicata una maggiorazione del 20% per il mancato raggiungimento degli obiettivi di legge per la raccolta differenziata. Se Pisa riuscisse a conseguire l’obiettivo di raccolta differenziata del 2013 pari al 65%, e scendesse sotto i 650 kg/abitante/anno di produzione procapite, si ridurrebbero i rifiuti smaltiti in discarica e si abbatterebbe sensibilmente l’importo dell’ecotassa, con un risparmio complessivo che ho stimato in circa 500.000 euro, corrispondente a circa 5 euro per ogni residente all’anno. Queste due condizioni sarebbero possibili solo introducendo i sistemi domiciliari di raccolta differenziata, applicando una tariffazione puntuale commisurata all’effettiva produzione del secco residuo, come dimostrano le innumerevoli esperienze italiane di raccolta differenziata “porta a porta”. «Il costo dei sistemi di gestione dei rifiuti che prevedano la raccolta differenziata porta a porta dice Longobardi – sono generalmente più bassi di quelli con grandi cassonetti stradali. Questo avviene perché i maggiori costi di una raccolta diffusa sul territorio, sono ampiamente compensati dal minore costo di smaltimento. Rifiutando la scelta della raccolta differenziata porta a porta, il Comune da molti anni sta quindi facendo sostenere ai propri cittadini un carico tributario aggiuntivo. Mi auguro che, come sembra emergere da recenti dichiarazioni dell’assessore Sanzo, per il futuro finalmente si ravveda».

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