«Ma è una classifica bugiarda:i prelievi li fanno i Comuni»

venerdì 15 maggio 2015 TIRRENO Pagina: 3

«Ma è una classifica bugiarda:i prelievi li fanno i Comuni»

Mazzantini: la spiaggia premiata all’Elba e senza depuratore E sull’Adriatico scelte località con il divieto di balneazione

«In realtà quella delle bandiere blu è una questione molto difficile da valutare. Voglio dire che ci sono cose che non si capiscono, visto che l’unica spiaggia dell’Elba che quest’anno la potrà innalzare è quella della Fenicia, nel comune di Marciana Marina: splendida, meravigliosa, con un’acqua cristallina, ma purtroppo con il particolare che non è dotata di un depuratore. Al suo posto c’è un lungo tubo con un setacciatore che porta le acque reflue lontane e in profondità, un sistema in linea con le direttive europee, comunque buono per la popolazione attuale, ma non in grado di rispondere all’arrivo in massa dei turisti. Viene invece ignorato quasi tutto il resto del litorale dell’isola». Umberto Mazzantini, elbano lui stesso, responsabile del settore Mare e di quello delle Isole Minori di Legarnbiente, è il bastian contrario delle “bandiere blu”. La stagione dei “vessilli” a sfondo turistico è iniziata da pochissimi giorni e le polemiche sulla loro reale validità tornano puntuali esattamente come il solstizio d’estate. E a volte nascono contrasti stridenti, come quello che, sempre all’Elba, vedrà invece fiorire prossiinamente decine di “vele”, quelle che assegna la stessa Legambiente.
Insomma, Mazzantini: una sola bandiera, tantissime vele. Così alla fine non ci si capisce veramente più niente.
«La Fee, cioè la Foundation for Environmental Education, lancia queste iniziative e fa un po’ di pubblicità, ma di fatto sono i Comuni che si devono preoccupare di preparare la documentazione con le analisi dell’acqua e di tutto il resto. Il risultato sono casi come quello dell’anno scorso dove lungo l’Adriatico la bandiera è stata addirittura assegnata a località in cui era stata vietatala balneazione. Il meccanismo della richiesta che parte direttamente dal Comune interessato poi crea situazioni come quelle dell’Elba, con spiagge di grande bellezza lasciate completamente fuori dall’elenco perché nessuno ha fatto la domanda».
Può fare qualche esempio, a quali località si riferisce in particolare?
«Ci sono tante assenze celebri come Lacona, Cavoli, Fetovaia, le Spiagge Bianche di Portoferraio, la costa dal promontorio del Calanuta fino a Capoliveri. Ma non vanno dimenti cate le spiagge della costa continentale, ad esempio Capalbio, con il contrasto che diventa stridente quando si vede invece la bandiera blu sventolare su località dove l’acqua magari è pulita, ma sono sicuramente meno spettacolari come Marina di Pisa, Tirrenia o il Calambrone».
Veniamo invece a Legambiente ed alle vele che vengono assegnate ogni anno. In caso si differenziano dalle bandiere blu?
«I criteri sono rigidi e si basano su dati che raccogliamo però noi stessi e poi verifichiamo con i circoli locali di Legambiente e con il Touring Club Italiano. C’è poi la campagna di Goletta Verde che comunque si limita a completare le informazioni già acquisite».
Quali sono gli aspetti che prendete in considerazione? «Sicuramente quelli sulla balneazione e sull’inquinamento, ma ci sono anche molti altri fattori in campo, almeno un centinaio: ad esempio, la verifica dei dati dichiarati in passato, ma anche eventuali speculazioni edilizie, la politica ambientale messa in atto dal Comune interessato o la raccolta differenziata».
Ma quanto valgono, in termini di flussi turistici, le vostre vele?
«Indubbiamente, come pubbliciità servono molto. L’elenco toscano verrà pubblicato ai primi di giugno, ma posso già anticipare che gli otto Comuni dell’Elba ne avranno almeno tre ciascuno, mentre uno salirà a quattro. Quest’ultimo sarà lo stesso numero assegnato al Giglio e a Capraia, mentre a Castiglione della Pescaia saranno cinque, un giudizio di eccellenza che quando viene assegnato provoca spesso un boom turistico. E normalmente si tratta di persone di un livello abbastanza alto che stanno particolarmente attenti all’aspetto della salute e dell’inquinamento». (s. b.)

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