Manifestazione in centro: studenti in piazza per l’edilizia scolastica e contro la ‘Buona scuola’.
I manifestanti, un trentina in tutto, hanno raggiunto da Piazza XX Settembre la sede della Provincia: qui hanno chiesto e ottenuto un incontro con la dirigente del Servizio scuola che è scesa dagli uffici per ascoltare i ragazzi.
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Si è conclusa sotto il palazzo della Provincia la manifestazione a cui hanno preso parte questa mattina circa una trentina di studenti appartenenti al Casp (Collettivo autonomo studenti pisani). L’iniziativa avrebbe dovuto svolgersi nello stesso giorno in cui doveva essere approvato dal Consiglio dei Ministri il decreto ‘Buona Scuola’ (approvazione in realtà poi slittata al 3 marzo). Al centro della protesta, da un lato, l’approvazione del decreto stesso (in cui, secondo gli studenti, “non è previsto alcun tipo di finanziamenti per l’edilizia scolastica”), dall’altro, i problemi delle scuole pisane, con gli istituti che, come denunciato a più riprese dagli studenti, “cadono a pezzi”.
I manifestanti si sono ritrovati intorno alle 8.30 in Piazza XX Settembre, il corteo ha poi proseguito lungo Corso Italia giungendo sotto la sede del Provveditorato in via Pascoli. Qui hanno affisso uno striscione con su scritto ‘La Buona scuola del vostro profitto non è la scuola a cui abbiamo diritto’. La manifestazione è poi proseguita lungo via Turati e via Croce per giungere intorno alle 9.30 in Piazza Vittorio Emanuele, sotto la sede della Provincia. Qui hanno chiesto e ottenuto un incontro con la dirigente del Servizio scuola, Genoveffa Carluccio che è scesa dagli uffici per incontrare i ragazzi davanti all’ingresso del palazzo provinciale.
Il corteo ha chiesto alla dirigente di mantenere le promesse fatte agli studenti durante l’incontro del 21 novembre scorso (incontro ottenuto dopo la protesta del 14 novembre in cui i manifestanti vennero anche a contatto con le forze dell’ordine). Promesse che riguardavano l’esecuzione di alcuni lavori urgenti di cui avevano bisogno le scuole pisane e che, a detta degli studenti, non sarebbero state mantenute dalla Provincia. La dirigente dal canto suo ha ricordato ai ragazzi i problemi relativi al reperimento di risorse per eseguire le ristrutturazioni.