il Tirreno – Pisa
Marchesi, la Provincia promette la manutenzione
PISA. La Provincia fa del suo meglio per risolvere i piccoli problemi del complesso Concetto Marchesi e si impegna per nuovi e ulteriori interventi di manutenzione ordinaria. Questo, in sintesi, è il messaggio portato dal dirigente Giovanni Viale e dal capo ufficio per l’edilizia scolastica, Genoveffa Carluccio, ieri al consiglio d’istituto del liceo scientifico Buonarroti (l’altra scuola del complesso è il geometra Santoni) a cui erano stati invitati i rappresentanti istituzionali dopo il crollo di una vetrata accaduto il 17 marzo.Quel giorno una lastra di vetro di circa un metro e mezzo si è infranta su un banco ? per fortuna vuoto ? di un laboratorio del liceo; e la dirigente Mariangela Chiapparelli ha disposto la chiusura del laboratorio e dell’aula accanto, invitando il presidente della Provincia, Marco Filippeschi, a parlare della situazione di degrado in cui versa l’edificio.Questi, impegnato il 26 marzo come sindaco di Pisa al consiglio comunale, ha incaricato i due dirigenti che hanno partecipato al lunghissimo consiglio d’istituto e ascoltato l’altrettanto infinito elenco delle problematiche della struttura. Ma due cose i rappresentanti dell’ente locale hanno voluto mettere in chiaro: primo, la Provincia fa continui sopralluoghi anche senza aspettare inviti, per constatare lo stato dell’immobile; e spende per il Marchesi almeno un ottavo dell’intero budget annuale destinato alla manutenzione di tutte le scuole dei 38 comuni. Altro punto: i soldi sono sempre meno e lo sforzo ulteriore della Provincia è quello di partecipare a bandi di finanziamenti ministeriali o europei per avere qualche cartuccia in più da utilizzare. Il “non detto”, altrettanto importante, è che il Marchesi è una scuola con criticità note e in pratica irrisolvibili; prima o poi si dovranno fare delle scelte sul suo futuro.Intanto la lastra di vetro sarà sostituita e il laboratorio tornerà funzionale. L’incontro non è stato risolutivo, ma il risultato incassato era oggettivamente il massimo cui potessero aspirare studenti e insegnanti del Buonarroti.Sempre ieri, il consigliere comunale Giovanni Garzella ha inoltrato un esposto al sindaco, al comando dei vigili del fuoco e all’Asl «al fine di garantire la salute e la sicurezza degli studenti e dei lavoratori». L’esponente di Forza Italia ricorda la proposta di variante urbanistica del 2009 «che prevedeva la costruzione di una nuova scuola in un’area vicina e la trasformazione di quella attuale in un’area residenziale». Garzella addebita «la pietra tombale sulle problematiche del complesso scolastico al dibattito culturale con proteste internazionali per salvare l'”opera” di Luigi Pellegrin»; e chiede di indagare sui motivi che portarono all’abbandono del progetto e alla «condanna» odierna.