martedì 19 giugno 2018 |
Testata: TIRRENO PISA |
Pagina: IX |
AREA MARINA PROTETTA
Una cerimonia commemorativa alla Meloria
PISA
Si ad azioni che possano semplificare e razionalizzare le normative vigenti dell’Area Marina Protetta della Meloria a cominciare da quelle che ne limitano l’accesso, per l’attività della pesca ai soli cittadini residenti a Pisa, Livorno e Collesalvetti.
È questo il proposito che il Parco e la Comunità del Parco nella quale siedono i rappresentanti di tutti i Comuni sui quali insite l’area protettasi sono promessi di perseguire anche a fronte di appelli in questa direzione arrivarti ij particolare da Confcommercio. In particolare l’ente e i Comuni di San Giuliano eVecchiano hanno espresso la propria disponibilità a «rivedere le regole» per quanto il Parco precisi che «la cosa non è di stretta competenza dell’Ente Parco. Il divieto di pesca ai cittadini non residenti nei Comuni rivieraschi dell’area marina Protetta discende da norme emanate dal Ministero dell’Ambiente così come quelle sulla perimetrazione ed accessibilità, oltre che di tutela degli ambienti marini. Su questo aspetto il Parco, in quanto ente gestore dell’area, applica le norme vigenti. Spesso anzi è chiamato a rendere cogenti e far rispettare le norme stesse come quelle sulla navigazione in acque interne, in particolare per l’Arno, dove gli stessi rimessaggi segnalano le frequenti violazioni dei limiti di velocità, che danneggiano i natanti ormeggiati, gli ormeggi e le difese di sponda e aumentano i fenomeni erosivi nei tratti di sponda naturale specie sul versante a nord che costeggia S. Rossore. È opportuno anche segnalare che, in occasione della stagione balneare, sono iniziate le attività ispettive per fare rispettare il limite di velocità dei 4 nodi in Arno».
«Più discutibili forse sono le norme che creano differenze fra cittadini che fanno parte integrante della Comunità del Parco – si legge in una nota dell’ente – Così come forse sarebbero da ripensare alcuni criteri di perimetrazione e di gestione dell’Amp in modo da proteggere l’ambiente e consentirne il tradizionale uso sociale dei cittadini. Il Parco è impegnato in questo come in altri ambiti a recuperare una piena legittimazione del valore della tutela dell’ambiente unito ad una rispettosa fruizione, ove possibile, da parte dei cittadini e dei turisti. Una fruizione che deve avere come fondamento l’insostituibile valore ambientale e naturale che reca garanzie, prestigio e vantaggi per la comunità ed il territorio e non certo danno o vincoli».