PisaToday
L’azienda ha consegnato al Tribunale di Bologna la richiesta di concordato preventivo, mentre al negozio c’è il fuori tutto. Troppi i segnali di una chiusura imminente, a rischio 36 posti di lavoro. Annunciato lo sciopero ad oltranza, iniziato sabato.
Nella totale incertezza, dall’oggi al domani. E’ questa la situazione dei 36 dipendenti del Mercatone Uno di Navacchio, in sciopero da sabato davanti il punto vendita, con la ferma intenzione di restare mobilitati finché non si avrà la certezza di almeno un aiuto dalle istituzioni. La catena è in fase di ristrutturazione aziendale, tanto da aver presentato al Tribunale di Bologna la richiesta di concordato preventivo, ed ha al contempo avviato per 34 negozi in tutta Italia, compreso questo nel Comune di Cascina, l’offerta del fuori tutto.
Un segnale inequivocabile e preoccupante per i lavoratori e per Filcams-Cgil, che così insieme sono scesi in strada per difendere l’occupazione e protestare contro una politica aziendale del tutto inaspettata. “Loro ci hanno messo il capitale – racconta una dipendente, in presidio davanti l’ingresso chiuso per sciopero – ma noi ci abbiamo messo tanti anni della nostra vita, tanti sacrifici. Adesso, senza dirci nulla, l’azienda vuole svuotare il nostro negozio e mandarci a casa. L’azienda non ha fatto chiarezza”.
Si parla infatti anche di società interessate a rilevare l’attività, ma non ci sono notizie ufficiali. Cresce così la paura e la necessità per i lavoratori di mandare un segnale forte alle istituzioni. Il messaggio alla politica è chiaro: “Vorremmo che le istituzioni, anche locali, ci fossero vicine, che portino la nostra voce a chi di dovere”. Ieri sera il sindaco di Cascina Alessio Antonelli ha fatto un sopralluogo al punto di vendita ed ha incontrato i lavoratori, invitandoli lunedì ad un incontro per discutere della loro situazione.