Mobilità sostenibile: le ipocrisie della Giunta Conti

Il Comune di Pisa aderisce alla “Settimana europea della mobilità”, ma forse sarebbe più giusto chiamarla la Settimana dell’ipocrisia.

L’auspicio di portare a Pisa esempi di mobilità sostenibile, in una settimana di iniziative che sembrano più una passerella dell’amministrazione Conti che un reale momento di dibattito cittadino, si scontrano con la realtà disastrosa della mobilità dolce e del trasporto pubblico nel territorio comunale.

Mentre i vertici di Pisamo andranno a parlare di “mobilità green” in una scuola primaria, la giunta manifesta l’intenzione di cementificare un’area verde in via Rindi, per costruire quel parcheggio che, grazie alla mobilitazione di cittadine e cittadini, per fortuna non intaccherà il giardino delle scuole Filzi.

La gestione della mobilità urbana della giunta Conti è tutto il contrario di sostenibile: da un lato punta sulla cementificazione selvaggia (come di fatto previsto dal Piano strutturale Pisa- Cascina) che favorisce la proliferazione di parcheggi, da Calambrone e Marina fino a numerose aree verdi della città, e di arterie stradali inutili e dannose, dalla tangenziale Nord-est alla strada di accesso al futuro Dipartimento di Biologia. Dall’altro lato, il trasporto pubblico è abbandonato a sé stesso, con corse urbane che saltano o in perenne ritardo, la mancanza di pensiline alle fermate e il litorale raggiungibile quasi solamente in auto, in un contesto di totale privatizzazione e taglio degli investimenti sul trasporto pubblico

Ma nemmeno la mobilità dolce se la passa bene: poche piste ciclabili che finiscono invariabilmente nel nulla, spesso usate come parcheggio in orari serali nello sprezzo totale verso chi in centro città dovrebbe potersi muovere in totale sicurezza: pedoni e ciclisti.

E così la settimana dell’ipocrisia si concluderà il 22 settembre, con i lungarni chiusi per la gara di Miniduathlon e la colazione sul Ponte di Mezzo. Un vero insulto alla tragedia che sole due settimane prima ha visto la morte di un ciclista su quegli stessi lungarni, trascinato per metri da un’auto.

La nostra proposta è sempre la stessa: il Ponte di Mezzo va chiuso al traffico subito e permanentemente, creando al centro una corsia preferenziale per le bici, e va ripensato come piazza sospesa per tutta la cittadinanza. Coerentemente con ciò, è necessario una riorganizzazione della viabilità che permetta di chiudere al traffico i lungarni, sui quali va implementato un servizio di navetta gratuita. Su queste proposte sfidiamo l’amministrazione Conti a prendere sul serio un’idea di mobilità sostenibile.

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