Monitorare la qualità dell’aria nella nostra città è una priorità non più rinviabile, come chiedono da tempo a gran voce i cittadini e le cittadine di tante zone periferiche della nostra città. Per questo, ancora una volta, abbiamo presentato un emendamento al bilancio preventivo per il 2020, chiedendo di stanziare 100 mila euro per acquistare e installare due centraline di monitoraggio dell’aria nei quartieri di Porta a Mare e Oratoio. Una richiesta che intendeva finalmente applicare la mozione di iniziativa popolare proposta dal circolo di Rifondazione di Porta a Mare negli scorsi anni e votata alla unanimità dal Consiglio comunale.
Ma la maggioranza, sindaco in testa, hanno bocciato questa proposta non adducendo alcuna motivazione e non prevedendo nessuno finanziamento al riguardo. La destra getta così ancora una volta la maschera, ignorando una situazione sempre più grave ed urgente da affrontare.
Infatti, a fronte delle 7 centraline di monitoraggio attive fino al 2007, oggi a Pisa ce ne sono solo due: quella di via del Borghetto e quella dei Passi. Eppure sapere bene cosa respiriamo costituisce una base essenziale di conoscenza per stabilire come garantire alla città aria pulita e salute. Per noi questa è, da sempre, una battaglia fondamentale. Tanto che negli anni scorsi abbiamo chiesto ed ottenuto i finanziamenti per l’indagine epidemiologica svolta dal CNR e siamo riusciti così ad ottenere la chiusura dell’inceneritore di Ospedaletto.
Anche alla luce dei risultati dell’indagine epidemiologica e delle sue raccomandazioni, non è più rimandabile la nuova installazione di centraline di monitoraggio che, collocate in posizioni strategiche e adeguatamente tarate, forniscano dati capillari e costanti sulle diverse fonti di inquinamento atmosferico. È solo su accurate basi conoscitive che si possono, infatti, sviluppare gli strumenti e le politiche per tutelare la salute della popolazione, come richiesto anche da comitati di quartiere, associazioni ambientaliste e singoli cittadini che chiedono di essere correttamente informati sulle condizioni della qualità dell’aria che respiriamo.
Occorre investire più risorse per avere un quadro conoscitivo dettagliato della qualità dell’aria in città, sulla cui base ripensare complessivamente le politiche della mobilità.
Ma anche su questo la destra ha mandato un messaggio chiaro con la proposta di nuovi parcheggi, incentivando così l’uso dell’auto privata, mettendo da parte il ripristino della LAM per l’aeroporto e della vecchia linea 2, facilitando il parcheggio in centro nel periodo natalizio, e ipotizzando persino una riduzione della Ztl.
È evidnete sempre più come il voto favorevole della destra alla Dichiarazione di emergenza climatica proposta da Fridays For Future sia stata solo un’operazione di facciata, a fronte di una proposta politica che continua a sostenere un modello di sviluppo che distrugge l’ambiente e la salute.
Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista – Pisa Possibile