Monopattini “fuorilegge”? Helbiz non ha mai presentato la Scia in Comune per l’inizio dell’attività. Comune e Pisamo chiariscano subito

Il 25 gennaio la trasmissione Report mandava in onda una puntata dedicata al “Mago di Helbiz”, facendo riferimento all’azienda che per prima ha portato lo sharing dei monopattini in Italia e domandandosi “che responsabilità hanno le pubbliche amministrazioni e lo stato italiano nelle mancate verifiche sulle società incaricate di condurci nella mobilità del futuro?”.

A seguito delle preoccupanti informazioni su Helbiz, che emergevano dal servizio di Report, il nostro gruppo consiliare ha subito chiesto (9 febbraio) al Comune di Pisa e a Pisamo se e quali verifiche fossero state presentate da Helbitz e dall’altra azienda che gestisce il servizio di noleggio dei monopattini.

Giovedì 22 aprile, essendo passati ben 66 giorni dalla prima richiesta (a cui erano seguiti solleciti), e non essendo pervenuta alcuna risposta né da parte dell’Amministrazione Comunale né da parte di Pisamo, abbiamo diffidato l’amministrazione comunale al rispetto della normativa sulla trasparenza e l’accesso agli atti da parte dei consiglieri comunali.

Esattamente il giorno successivo, venerdì 23 aprile, è arrivata la risposta da parte del Suap (Sportello Unico per le Attività Produttive) del Comune di Pisa: “non è emersa alcuna SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività,) presentata dal nominativo in oggetto”. Peccato che il bando per i monopattini elaborato da Pisamo all’articolo 10 prevedesse che: “Ai soggetti affidatari (…) sarà rilasciata dalla Pisamo srl l’autorizzazione da allegare all’atto della presentazione Telematica della Segnalazione Certificata di inizio attività presso il Suap del Comune di Pisa, senza la quale non può essere dato inizio al servizio”.

Dalla stessa risposta degli uffici Suap risulta invece che l’altra azienda, Bit Mobility S.r.l., ha regolarmente presentato la SCIA così come richiesto dal bando, mentre per quanto riguarda la Helbiz “il personale di questo ufficio ha provveduto ad effettuare ulteriori verifiche espressamente riferite al nominativo in oggetto, ma neanche da tali ricerche è emersa alcuna pratica riferita a tale società”.

Evidentemente nel caso di Helbiz è mancato un passaggio indispensabile, ovvero quello di depositare la Scia, e nonostante ciò Helbiz ha comunque avviato il servizio.

Ci chiediamo come sia possibile che nessuno abbia mai verificato che non è mai stata depositata in Comune la Scia fino a quando non lo abbiamo insistentemente chiesto?

Come è possibile che Pisamo non abbia verificato che Helbiz ha avviato il servizio senza mai ricevere la Scia dal Comune alla luce di quanto previsto dal bando? Come è possibile che Pisamo abbia autorizzato il servizio stesso senza questa documentazione?

Da mesi abbiamo sollecitato Pisamo darci delle risposte sulle verifiche su Helbiz senza alcun esito e per questo abbiamo chiesto l’intervento della Prefettura nei confronti della società a fronte di questo comportamento omissivo.

Il Comune e Pisamo devono chiarire urgentemente questa vicenda su cui le ombre si fanno sempre più fosche.

Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista – Pisa Possibile

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