TIRRENO PISA Pagina:IV
Moschea, Forza Italia vuole il referendum
Forza Italia Giovani vuole il referendum cittadino sulla costruzione della moschea a Porta a Lucca. «Dopo i recenti attacchi terroristici di Parigi, la nostra battaglia politica rientra a pieno titolo nel dibattito attuale. Con la petizione lanciata solo pochi mesi fa, abbiamo raccolto più di 1.200 firme: cittadini pisani, di varia estrazione sociale e credo politico, hanno detto no alla realizzazione della moschea a due passi da Piazza dei Miracoli – afferma Luca Cuccu, coordinatore regionale Forza Italia Giovani -. Nonostante l’amministrazione comunale voglia impedire ai pisani di esprimere la loro opinione, noi continueremo la nostra battaglia. La nostra iniziativa è stata bollata fin da subito come razzista e xenofoba. In realtà, noi vogliamo solo dare spazio alla partecipazione trasversale che abbiamo riscontrato negli ultimi mesi, senza imbarazzare esponenti del centro destra che hanno più rapporti con gli imam che con i tesserati».
«Il Comitato No Moschea ha presentato un quesito referendario che deve essere sottoposto all’analisi del comitato dei garanti che però a Pisa non esiste – spiega Cuccu -. Lo statuto prevede che sia formato da due magistrati e dal difensore civico, figura abolita da una recente finanziaria. Egiunta in commissione bilancio la proposta di modifica statutaria che prevede che tale comitato sia composto da un magistrato, un docente di materie giuridiche e un avvocato: in assenza del comitato dei garanti il giudizio di ammissibilità verrebbe espresso dal segretario generale, che è un funzionario comunale. Questo è inaccettabile».
Nelle prossime settimane «organizzeremo un dibattito pubblico sul tema: inviteremo il presidente onorario del Comitato Daniela Santanché e Magdi Cristiano Allam, che conosce bene i problemi e le contraddizioni dell’Islam – conclude Cuccu -. Chiara Giannini del quotidiano Libero modererà l’incontro, al quale seguirà un corteo pacifico da piazza Vittorio a piazza XX Settembre».
«La furia omicida del gruppo dei giovani estremisti islamici, capaci di uccidere e massacrare a sangue freddo, non può non leggersi come la testimonianza di un profondo odio nei confronti dell’Occidente che pervade l’Islam e, in modo sempre meno strisciante e sempre più manifesto ed aggressivo, si è radicato tra le popolazioni che in nome di Allah vivono, pregano ed uccidono innocenti, sino ad arrivare alle porte delle nostre case», commenta così Raffaella Bonsangue, vice coordinatore regionale di Forza Italia, gli attentati jihadisti di Parigi. «Piangiamo i morti, temiamo per i rischi alla libertà e alla democrazia – aggiunge ma non potremo difenderla se non recupereremo la nostra identità, le nostre tradizioni e la nostra cultura, difendendola e trasmettendola ai nostri figli, se per loro vogliamo un futuro degno di tal nome».