Matteo Salvini ha una evidente e conclamata allergia per lo stato di diritto e la nostra Costituzione, lui preferisce sequestrare i migranti ed evitare i processi.
Per questo non stupisce la sua uscita contro la realizzazione di un luogo di culto a Pisa per la comunità islamica. Una dichiarazione eversiva dopo la sentenza del Tar che condanna la condotta discriminatoria del Comune di Pisa che ha tentato di impedirne la costruzione in ogni modo.
A disprezzo della Costituzione e della sentenza del Tar, Salvini persevera nell’incitare l’amministrazione comunale a violare il diritto della comunità islamica a realizzare il proprio edificio di culto nel terreno di sua proprietà, riversando odio su di essa proprio pochi giorni dopo l’atto di discriminazione razziale avvenuto in piazza delle Vettovaglie ad opera degli steward ingaggiati dal Comune.
Con questa uscita Salvini blinda così Conti, dopo le bacchettate ricevute anche dalla Ceccardi, e chiarisce ancora una volta a chi deve rispondere il sindaco di Pisa. Insomma nessuna questione urbanistica, ma puro furore ideologico razzista e islamofobo.
Siamo davanti ad una grande questione democratica non solo per la nostra città, ma di valenza nazionale. Da due settimane chiediamo che il consiglio comunale discuta del tema della libertà di culto nel nostro comune anche alla luce della sentenza della Tar, ma la maggioranza si oppone fuggendo dal confronto.
Al contempo il sindaco agita lo spettro del ricorso al consiglio di stato, quando l’unica cosa che dovrebbe fare, tanto più dopo il commissariamento anche di Salvini, è dare le dimissioni.
Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista – Pisa Possibile