Mozione: Adesione Appello delle Città (ICAN Cities’ Appeal), promosso dalla International Campaign to Abolish Nuclear Weapons

Visto l’articolo 11 della nostra Costituzione che recita : “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.”

Considerato che:

la presenza di armi nucleari negli arsenali rappresenta ancora oggi una delle più grandi minacce alla pace e alla sicurezza internazionale, come i conflitti in corso rendono drammaticamente evidente;
che l’amministrazione più vicina ai cittadini e alle cittadine non può restare inerte di fronte al pericolo dell’inverno nucleare che annienterebbe la gran parte delle forme di vita sulla Terra;
l’Italia, con la legge 131 del 24 aprile 1975, ha ratificato il Trattato di Non Proliferazione (NPT) che impone a tutti gli Stati parte di impegnarsi per realizzare il disarmo nucleare totale e globale; aderisce al NPT in qualità di Stato non dotato di armamenti nucleari, essendosi impegnata a non costruirne né a procurarsene in alcun modo;
il 6 agosto 2020, in occasione del 75mo anniversario del bombardamento atomico di Hiroshima e Nagasaki da parte degli Stati Uniti, il presidente Mattarella ha dichiarato che: “L’Italia sostiene con forza l’obiettivo di un mondo libero da armi nucleari, attraverso un approccio progressivo al disarmo che preveda il responsabile coinvolgimento di ogni Stato. L’agenda internazionale non può prescindere da questo traguardo.”;
sebbene gli accordi sul disarmo nucleare concordati tra le grandi potenze abbiano portato nei decenni allo smantellamento di decine di migliaia di armi nucleari, negli ultimi anni le operazioni di eliminazione sono talmente rallentate che, oltre 30 anni dopo la fine della Guerra Fredda, rimangono ancora negli arsenali più di 12 mila armi nucleari (con ingenti spese di aggiornamento/ammodernamento: quasi 83 miliardi di dollari nel solo 2022, pari a circa 157 mila dollari al minuto);
il 7 luglio 2017, con il voto favorevole di 122 Stati, le Nazioni Unite hanno adottato il Trattato sulla Proibizione delle Armi Nucleari (TPNW), entrato in vigore il 22 gennaio 2021. Aperto alla firma il 20 settembre 2017, ha raccolto al momento l’adesione di oltre 90 Stati; il TPNW dichiara illegali gli armamenti nucleari;
nel giugno del 2022 si è svolta a Vienna la Prima Conferenza degli Stati Parti del TPNW, che ha adottato per acclamazione una Dichiarazione che condanna in modo inequivocabile “qualsiasi minaccia nucleare, sia essa esplicita o implicita e a prescindere dalle circostanze” e un Piano d’azione in 50 punti che delinea i passi concreti per raggiungere un disarmo nucleare globale attraverso il TPNW: “Di fronte ai rischi catastrofici posti dalle armi nucleari e nell’interesse della stessa sopravvivenza dell’umanità […] Non ci fermeremo finché l’ultimo Stato non avrà aderito al Trattato, l’ultima testata non sarà stata smantellata e distrutta e le armi nucleari non saranno state totalmente eliminate dalla Terra”;
nel dicembre del 2023 si è svolta a New York la Seconda Conferenza degli Stati Parti del TPNW, nella cui Dichiarazione finale si è sottolineato come sia necessario “sfidare il paradigma di sicurezza basato sulla deterrenza nucleare, evidenziando e promuovendo nuove prove scientifiche sulle conseguenze e sui rischi umanitari delle armi nucleari e contrapponendole ai rischi e ai presupposti insiti nella deterrenza nucleare“.

Preso atto:

che il Governo italiano e i suoi rappresentanti hanno dichiarato in più occasioni di non avere intenzione di aderire a tale Trattato.
dell’Appello delle Città (Cities Appeal) promosso dalla ICAN (International Campaign to Abolish Nuclear Weapons, Premio Nobel 2017), con il quale si promuove l’adesione delle città di tutto il mondo al seguente appello: “La nostra città è profondamente preoccupata per la grave minaccia che le armi nucleari rappresentano per le comunità di tutto il mondo. Crediamo fermamente che i nostri cittadini abbiano il diritto di vivere in un mondo libero da questa minaccia. Qualsiasi uso di armi nucleari, sia deliberato che accidentale, avrebbe conseguenze catastrofiche, di vasta portata e di lunga durata per le persone e l’ambiente. Pertanto, sosteniamo il Trattato sulla proibizione delle armi nucleari e invitiamo i nostri governi a firmarlo e ratificarlo”, al quale hanno già aderito più di 90 città italiane (tra cui Roma, Bologna e Torino) e centinaia a livello internazionale (tra cui Parigi, Berlino, Ginevra, Barcellona, Amsterdam, Lussemburgo, Helsinki, Hiroshima, New York, Los Angeles, Washington, Toronto e Sydney);

Ritenendo che:

l’adesione al TPNW sia un’azione che contribuisce a promuovere il dialogo e la diplomazia, lasciandosi alle spalle la logica pericolosissima della deterrenza nucleare fondata sulla sfiducia reciproca;
l’entrata in vigore del TPNW potrà rafforzare la costruzione del paradigma di sicurezza internazionale costruito sulla multilateralità, sugli accordi per il disarmo, sulla sicurezza umana, che anche l’Italia in tante altre occasioni ha sostenuto;
Ricordando che:

il Comune di Pisa ha aderito, assieme a più di 500 Comuni italiani, all’associazione Mayors for Peace, presieduta dal Sindaco di Hiroshima, che si prefigge come obiettivo la messa al bando delle armi nucleari e il loro completo smantellamento.
Tutto ciò premesso, ritenendo che la costruzione di un mondo libero dalle armi nucleari sia un obiettivo comune da perseguire

Il Consiglio comunale di Pisa chiede al Governo nazionale

di firmare il trattato per la messa al bando delle armi nucleari;

di promuovere un’iniziativa internazionale rivolta a tutte le potenze nucleari affinché sottoscrivano il Trattato per la messa al bando delle armi nucleari;

Il Consiglio comunale chiede al Consiglio regionale della Toscana

di unirsi anch’esso alla richiesta di adesione dell’Italia al TPNW.

Il Consiglio comunale

aderisce all’Appello delle Città (ICAN Cities’ Appeal), promosso in tutto il mondo dalla International Campaign to Abolish Nuclear Weapons (Premio Nobel 2017) e rilanciato da Greenpeace Italia;

invita la cittadinanza a un Consiglio aperto sul tema del Disarmo Nucleare;

impegna il Presidente del Consiglio Comunale ad apporre la sua firma in calce al Trattato TPNW, come atto simbolico da comunicare alla Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana, invitandola a rivedere la posizione finora espressa, cercando le modalità per aderire al percorso iniziato con l’adozione del Trattato sulla Proibizione delle Armi Nucleari;

Il Consiglio comunale impegna il Presidente del Consiglio comunale

a inoltrare il presente atto:

al Presidente della Repubblica;

alla Presidente del Consiglio dei Ministri;

al Presidente del Senato;

al Presidente della Camera dei Deputati;

alle e ai capigruppo parlamentari di Camera e Senato;

alla Presidente del Parlamento Europeo;

Francesco Auletta – Diritti in comune: Una città in comune – Unione Popolare

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