Mozione di revoca del presidente del Consiglio Comunale

Di seguito la mozione presentata al consiglio comunale di Pisa dal consigliere di Diritti in comune (Una città in comune – Rifondazione Comunista – Possibile)

MOZIONE DI REVOCA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE

Ai sensi dell’articolo 12 comma 5 dello Statuto comunale di Pisa

Premesso che il Presidente del Consiglio Comunale è organo Istituzionale, rappresenta il Consiglio e ne dirige i lavori. Per l’esercizio delle sue funzioni il Presidente si ispira a criteri di imparzialità intervenendo a difesa dei compiti del Consiglio e dei diritti di tutti i Consiglieri come previsto dalla normativa vigente e dallo Statuto comunale di Pisa.

Tenuto conto che il Presidente del consiglio non ha mai gestito l’aula consiliare con alcuna autorevolezza caratterizzandosi invece per una gestione corrente dei lavori del consiglio comunale costantemente confusa, e a tratti imbarazzante, costellata di continui e macroscopici errori procedurali.

Tenuto conto che il Presidente del consiglio comunale riguardo alla organizzazione dei lavori del Consiglio comunale ha scelto sempre di votare a favore delle opzioni della maggioranza anche in quelle occasioni in cui una sua astensione sarebbe stata doverosa a dimostrazione della sua imparzialità.

Tenuto conto che il Presidente del consiglio in più di una occasione ha gestito l’aula e assunto decisioni non in maniera autonoma ma obbedendo ai diktat del sindaco o di assessori che in maniera plateale e documentata dalle stesse registrazioni video gli dicevano cosa fare.

Tenuto conto che ripetutamente il Presidente del consiglio ha rifiutato l’accoglimento di Question time presentati dai gruppi di minoranza con il solo scopo di impedire la discussione di temi urgenti e importanti per la città, abusando delle sue prerogative.

Tenuto conto che lo stesso Presidente del consiglio comunale non ha fatto rispettare in più occasioni il Regolamento del Consiglio comunale ai Presidenti delle commissioni consiliari permanenti in merito alla calendarizzazione di argomenti presentati dalle minoranze nonostante numerosi solleciti.

Tenuto conto che il Presidente del consiglio comunale ha permesso e favorito che la convocazione di urgenza delle commissioni consiliari permanenti diventasse consuetudine e non eccezione non richiedendo mai la motivazione della urgenza nonostante i solleciti dei gruppi consiliari di minoranza.

Tenuto conto che in diverse occasioni il Presidente del consiglio comunale ha svolto il suo ruolo, anche in manifestazioni pubbliche, non rappresentando l’istituzione da lui presieduta ma il partito per cui è stato eletto, ovvero la Lega.

Tenuto conto che in più di una occasione il Presidente del consiglio ha messo in una situazione di vero e proprio imbarazzo tutta l’aula per “infelici uscite” e dichiarazioni inappropriate.

Tenuto conto che nella seduta del 30 aprile 2019 il Presidente del consiglio comunale su richiesta della maggioranza ha violato palesemente il regolamento del consiglio comunale facendo protrarre la discussione oltre l’orario previsto e chiedendo l’allontanamento con la Polizia municipale dei consiglieri di minoranza che protestavano contro tale abuso.

Ritenuto che tale situazione ha leso il diritto di tutto il Consiglio Comunale e in particolare dei gruppi di minoranza, diritti che dovrebbero essere garantiti dal Presidente del Consiglio, il quale invece è venuto ripetutamente meno al proprio ruolo di rappresentanza dell’intera assemblea.

Ritenuto per quanto sopra che il comportamento del Presidente del Consiglio, per quanto detto, non è stato conforme ai compiti Istituzionali, di imparzialità e garanzia, che è chiamato ad assolvere nella Sua qualità di garante dell’assemblea consiliare.

Il consiglio comunale per quanto ampiamente esposto nell’atto:

  • esprime la propria sfiducia nei confronti dell’attuale Presidente del Consiglio con la sua immediata decadenza in conformità a quanto stabilito dall’art. 12, comma 5 del vigente Statuto Comunale
  • trasmette la presente deliberazione al Prefetto di Pisa per opportuna conoscenza.

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