Mozione: “In merito all’immediata accessibilità ai trattamenti e al vaccino contro il Covid-19”

Di seguito la mozione presentata al consiglio comunale di Pisa dal consigliere Francesco Auletta (Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista – Pisa Possibile).

Mozione: “In merito all’immediata accessibilità ai trattamenti e al vaccino contro il Covid-19.”

Premesso:

  • come la salute sia un bene universale fondamentale e, in questo tempo di pandemia che sta stravolgendo l’intero pianeta, come ogni individuo ha diritto alla protezione contro il diffondersi della stessa con la possibilità di accedere ai trattamenti, in particolare a vaccini sicuri ed efficaci.

  • che nello stesso piano nazionale il vaccino è definito quale bene comune e, dunque, da elargire gratuitamente a tutta la popolazione;

  • che nei casi come quello dell’attuale pandemia, da molti descritta come una vera e propria guerra, e come già successo anche in passato, dovrebbe prevalere il principio della solidarietà non i profitti privati delle multinazionali del farmaco.

  • che diventa esiziale – visto il persistere della crisi pandemica, aggravata dalle nuove varianti come quella inglese, brasiliana e sudafricana, che rischiano di rendere inefficace lo stesso piano vaccinale- la velocizzazione delle vaccinazioni al fine di tutelare la popolazione italiana ma anche il resto della popolazione mondiale; poiché nessuno è veramente al sicuro se non lo siamo tutti.

Considerato come le cronache di questi giorni ci rimandano a una situazione di importante scarsità dei vaccini dovuta alle decisioni di riduzione nella consegna delle dosi preventivate, spesso di natura approfittativa, delle multinazionali del farmaco e di come l’annunciata riduzione da parte di Pfizer e AstraZeneca ha mostrato, con la sospensione dei brevetti delle case farmaceutiche detentrici della proprietà intellettuale sui vaccini, la necessità del coinvolgimento delle aziende e dei laboratori farmaceutici nazionali nella produzione della quantità di vaccini necessaria all’immunizzazione di massa.

Ricordato che questa possibilità è prevista dall’accordo Trips (Trade Related Intellectual Property Rights ) relativo alla proprietà intellettuale dell’Organizzazione mondiale del commercio (OMC) che prevede che: i governi possono ricorrervi in situazioni di emergenza sanitaria per permettere anche ad aziende non detentrici del brevetto di produrre versioni generiche (equivalenti) dei farmaci, pagando un’opportuna royalty all’azienda titolare della proprietà intellettuale. Anche in considerazione degli ingenti finanziamenti pubblici già erogati alle aziende produttrici per lo sviluppo e la produzione su larga scala di vaccini.

Considerato che in molti paesi questo è stato fatto, ad esempio: Israele ha emesso una licenza obbligatoria per un antivirale usato contro il Covid-19; la Germania ha approvato una norma che ​autorizza il ministro della Salute a emettere questo strumento per la produzione di farmaci in caso di emergenza; il Regno Unito e l’Olanda hanno leggi che consentono ai governi di superare brevetti in ambito farmaceutico.

Considerato che da alcuni mesi è stata lanciata, da oltre da 43 organizzazioni di varia provenienza facenti parti del Comitato Italiano, l’Iniziativa dei Cittadini Europei “Per il diritto alla cura, nessun profitto sulla pandemia” i cui obiettivi sono:

  • garantire che i diritti di proprietà intellettuale, compresi i brevetti, non ostacolino l’accessibilità o la disponibilità di qualsiasi futuro vaccino o trattamento contro la Covid-19;

  • garantire che la legislazione dell’UE in materia di esclusività dei dati e di mercato non limiti l’efficacia immediata delle licenze obbligatorie rilasciate dagli Stati membri;

  • introdurre obblighi giuridici per i beneficiari di finanziamenti dell’UE per quanto riguarda la condivisione di conoscenze in materia di tecnologie sanitarie, di proprietà intellettuale e/o di dati relativi il Covid-19 in un pool tecnologico o di brevetti;

  • introdurre obblighi giuridici per i beneficiari di finanziamenti dell’UE per quanto riguarda la trasparenza dei finanziamenti pubblici e dei costi di produzione e clausole di trasparenza e di accessibilità insieme a licenze non esclusive.

Considerato che nei prossimi giorni si terrà la riunione dell’Organizzazione Mondiale del Commercio, proprio per discutere della sospensione della proprietà intellettuale in tema di vaccini anti Covid-19: India e Sudafrica, infatti, chiedono la sospensione dei brevetti per permettere di non strangolare i paesi più poveri con richieste capestro da parte delle multinazionali del farmaco che impediscono l’accesso al farmaco. L’Unione Europea e l’Italia da oggi si sono espressi sfavorevolmente.

Considerato che, per quanto riguarda la produzione del vaccino anti covid-19, oltre che a livello nazionale, anche nella nostra Regione esistono delle realtà industriali, come ad esempio la GSK vaccini nel senese, già in grado di operare nell’infialamento, il confezionamento e la distribuzione e, debitamente riconvertita, nel giro di mesi, anche nella produzione.

Tutto ciò premesso e considerato, il Consiglio comunale

Aderisce alla richiesta che non sia ostacolata l’accessibilità o la disponibilità di qualsiasi vaccino o trattamento contro il Covid-19, sostenendo l’Iniziativa dei Cittadini Europei per l’ottenimento dei citati obiettivi previsti dalla stessa.

Impegna il sindaco e la Giunta ad attivarsi presso la Regione Toscana affinché s’impegni con tutte le parti interessati, e in tutte le sedi deputate, per sollecitare una produzione nazionale del vaccino e in particolare che le realtà produttive dell’industria farmaceutica presenti sul territorio toscano ne siano parte integrante.

Francesco Auletta – Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista – Pisa Possibile

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