Di seguito la mozione proposta da Diritti in comune (Una città in comune – Unione Popolare) al consiglio Comunale di Pisa per approvazione.
Mozione: Interventi urgenti per potenziare il personale degli assistenti sociali viste le carenze di organico
Tenuto conto che il servizio sociale professionale rappresenta, ai sensi del comma 4, dell’articolo 22 della legge 8 novembre 2000, n. 328 (Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali), il primo dei livelli essenziali di assistenza sociale;
Tenuto conto che la Legge 178/2020 (Legge di Bilancio per il 2021) all’articolo 1, comma 797 e seguenti, ha introdotto un livello essenziale delle prestazioni di assistenza sociale definito da un operatore ogni 5.000 abitanti e un ulteriore obiettivo di servizio definito da un operatore ogni 4.000.
Tenuto conto che il Governo , ai fini di potenziare il sistema dei servizi sociali comunali, ha previsto l’erogazione di un contributo economico a favore degli Ambiti sociali territoriali (ATS) in ragione del numero di assistenti sociali impiegati in proporzione alla popolazione residente.
Tenuto conto delle dichiarazioni della Direttrice della Società della Salute Zona Pisana, dott.ssa Sabina Ghilli, del presidente della Società della Salute Sergio Di Maio e della Responsabile dell’Unità Funzionale Socio Assistenziale Maria Atzeni, nella seduta della Seconda Commissione Consigliare del 25 ottobre in merito alla quantificazione del personale di servizio sociale e agli impegni relativi al raggiungimento del lep entro il 2024.
Tenuto conto delle dichiarazioni del Presidente della Società della Salute della Zona Pisana che nella seduta della Seconda Commissione Consigliare Permanente del 25 Ottobre 23 ha sottolineato l’impegno a provvedere in tempi rapidi all’assunzione del personale destinato agli interventi socioassistenziali in sostituzione dei contratti di Somministrazione finanziati dal Fondo Povertà
Tenuto conto della risposta all’Interrogazione n 31 secondo cui il personale attualmente in carico è così distribuito: 13 assistenti sociali, a tempo indeterminato, destinate allo svolgimento di interventi nel settore della Tutela minorile; 13 assistenti sociali, a tempo indeterminato, destinate allo svolgimento di interventi nel settore della Prevenzione, Famiglie, Minori, Anziani autosufficienti, Adulti fragili; 5 assistenti sociali con contratto di somministrazione Fondo Povertà quota servizi
Considerato che da quanto risulta delle assistenti sociali elencate vi sono due operatrici in maternità, non sostituite e che il carico di lavoro grava sulle colleghe in servizio.
Considerato che con il personale attualmente assunto il parametro è 1/7536 e che per accedere alla richiesta di contributo ministeriale di circa 380.000 euro è necessario raggiungere il parametro di 1/6500, rendendosi indispensabile l’assunzione di almeno 5 assistenti sociali.
Vista le disposizioni relative alla concessione dell’Assegno di Inclusione e le Linee di indirizzo di attuazione della normativa che dispongono la presa in carico, sociale integrata e il progetto personalizzato rivolti alle persone in condizioni di svantaggio come definite al comma 5 dell’articolo 3 del DM 154 del 13 dicembre 2023.
Considerato che tra i potenziali beneficiari dell’Assegno di inclusione rientrano i nuclei con componenti in condizioni di svantaggio presi in carico dai servizi socio-sanitari territoriali
Visto che nei primi mesi dell’anno moltissime famiglie pisane sono alle prese con la richiesta di concessione della misura, in validità dal primo gennaio 23 e che l’accoglimento della domanda di ’Assegno di Inclusione è subordinata alla certificazione preliminare dei servizi
Vista la particolare situazione creatasi dal mese di gennaio, nella quale decine e decine di potenziali percettori si sono rivolti al servizio sociale per richiedere la certificazione della condizione di svantaggio e per richiedere interventi di formazione e consulenza.
Visto che i titolari delle funzioni in questo ambito sono gli operatori e le operatrici, già impegnati nei percorsi del reddito di cittadinanza, i quali, assunti con contratto di somministrazione cesseranno il rapporto di lavoro dal 18 febbraio 2024.
Ritenuto che non sia in nessun modo proponibile che il consistente carico di lavoro del servizio sociale interinale ricada sulle e sugli operatori del settore socio assistenziali già abbondantemente sotto i parametri stabiliti dalle leggi, con effetti negativi su tutti i servizi.
Considerato che solo da pochi giorni sono terminate le prove orali del concorso bandito dall’Estar e che non sarà possibile effettuare in tempi celeri la sostituzione del personale con contratto di somministrazione.
Il Consiglio comunale
- esprime forte preoccupazione per la situazione che si verrà a determinare già nei prossimi giorni che rischia di non garantire un servizio adeguato e risposte appropriate all’utenza e di generare un ulteriore sovraccarico di lavoro alle assistenti sociali già in servizio. assegnate al settore della prevenzione.
- Ribadisce la necessità di dare attuazione alla mozione approvata nello scorso ottobre, con la quale si disponeva di “accelerare il piano di assunzioni degli assistenti sociali per raggiungere l’obiettivo previsto, e ad oggi non rispettato, di 1 a 5.000 investendo le risorse necessarie, anche da parte di tutti i Comuni consorziati, per ottenere questo risultato imprescindibile tanto più vista la situazione di crisi economica e sociale che ha provocato un aumento delle povertà e dei bisogni”.
- Impegna il sindaco e la giunta a promuovere un incontro urgente, da fissare entro la prima settimana di febbraio con la SdS al fine di individuare con urgenza le soluzioni per garantire il personale adeguato perlo svolgimento dei servizi in particolare per quanto concerne la certificazione e la presa in carico dei percettori dell’’assegno di inclusione
- Impegna la Seconda Commissione consiliare permanente a verificare le condizioni di lavoro e di trattamento salariale delle assistenti sociali presso l’Sds a partire dal: mancato funzionamento dal 2022 del cartellino; ore di straordinario effettivamente svolto; rimborsi delle missioni e delle trasferte; Pagamento salario accessorio; indennità economico delle assistenti sociali comunali comandate alla Sds e con funzioni di coordinamento; e a riferire al consiglio comunale entro il prossimo 31 marzo.
Francesco Auletta – Diritti in comune: Una città in comune – Unione Popolare