Di seguito la mozione proposta da Diritti in comune (Una città in comune – Rifondazione comunista Pisa) al consiglio Comunale di Pisa per approvazione.
Mozione: NO ad una nuova base militare al Cisam né altrove
Considerato che I reparti del Gruppo intervento Speciale (GIS) e del I reggimento Tuscania
hanno attualmente sede a Livorno, nella caserma “Vannucci”.
Sottolineato che non esiste una documentazione che giustifichi o motivi la necessità della realizzazione di una nuova sede per i reparti del Gruppo intervento Speciale e del I reggimento Tuscania.
Considerato che Il GIS può operare quale unità di Forze Speciali nelle operazioni “fuori area” alle dipendenze dello Stato Maggiore della Difesa, per il tramite del Comando Interforze per le Operazioni delle Forze Speciali (COFS), ad esempio Kabul (Afghanistan)nel 2002 o Nassirya (Iraq) nel 2003.
Considerato che i compiti militari del I reggimento Tuscania sono essenzialmente di 3 tipi: occupazione preventiva e difesa di posizioni; interdizione e controinterdizione d’area (guerriglia e controguerriglia); supporto a contingenti di Forza Armata in operazioni “fuori area”, anche con funzioni di Polizia Militare;
Considerato che tra i compiti di polizia del I reggimento Tuscania si annoverano: sicurezza alle sedi diplomatiche in Paesi “a rischio”; scorta di personalità;
Considerato che il I reggimento Tuscania ha partecipato a tutte le missioni all’estero in cui sono state impegnate le Forze Armate italiane, come ad esempio Namibia (1989-1990), Somalia (1992-1994), Bosnia (1996-2003), Kosovo (2000-2003), Striscia di Gaza (2005- 2009).
Considerato che nel giugno 2024 è stato autorizzato l’ingresso del 1° Reggimento Carabinieri Paracadutisti Tuscania nel Comparto delle Operazioni Speciali della Difesa italiana, quale Forza Speciale di “Livello 2” (TIER 2). Tale provvedimento presuppone la capacità del Reparto di condurre l’intero spettro delle Operazioni Speciali della NATO.
Considerato che il Ministro della difesa Crosetto al vertice della Nato del 1 agosto 2024 ha dichiarato: “Noi siamo un contributore operativo di primo piano della Nato, le nostre truppe sono in prima linea su molti fronti”. Confermando anche “l’impegno a raggiungere il 2% delle spese per la Difesa sul Pil”.
Ribadito che il Comune di Pisa è già pesantemente militarizzato e che vede presenti all’interno del territorio comunale strategiche installazioni come: La base militare di Camp Darby, l’aeroporto militare Galilei Galileo, la sede della 46a Brigata, la sede del Comando delle Forze Speciali dell’Esercito (COMFOSE), il Centro Addestramento Paracadutisti, la Base addestramento incursori (BAI), il reggimento logistico della Brigata Folgore.
Preso atto del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 14 gennaio 2022 “Individuazione delle opere destinate alla difesa nazionale” che prevede a Coltano, all’interno del Parco di Migliarino San Rossore – Massaciuccoli una “nuova struttura funzionale dedicata per il Gruppo intervento speciale del 1° Reggimento Carabinieri paracadutisti «Tuscania» e del Centro cinofili, centri di eccellenza dell’Arma dei Carabinieri, impegnati nell’attività antiterrorismo e nella sicurezza delle rappresentanze diplomatiche a rischio, nonché nelle attività delle forze speciali e delle forze per operazioni speciali delle Forze armate”.
Preso atto che nel 2021 tutti gli enti territoriali erano informati da un anno del progetto e che nessuno ha ritenuto opportuno informare la cittadinanza, e che solo grazie all’iniziativa del gruppo consiliare “Diritti in comune” questa vicenda si è scoperta ed è diventata pubblica solo a marzo del 2022.
Considerato che per la realizzazione saranno utilizzate le procedure di semplificazione del PNRR che dovevano essere utilizzate al solo scopo di favorire la realizzazione del Piano stesso in modo da rendere più rapide ripresa e resilienza dopo la pandemia di Covid-19. L’utilizzo di tali procedure per altri scopi è arbitrario e non giustificato in alcun modo.
Considerato che il 2 giugno del 2022 una grande manifestazione popolare a Coltano ribadiva con forza la contrarietà alla realizzazione della nuova base militare né a Coltano né Altrove.
Preso atto che con DPCM del 9 maggio 2022 il presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici l’ing. Massimo Sessa è stato nominato commissario straordinario dell’intervento infrastrutturale caratterizzato da “un elevato grado di complessità progettuale, da una particolare difficoltà esecutiva o attuativa, da complessità delle procedure tecnico- amministrative, ovvero che comportano un rilevante impatto sul tessuto socio-economico a livello nazionale, regionale o locale”.
Considerato che ad oggi non è stato mai reso pubblico uno studio o un analisi sull’effettivo impatto sul tessuto socio-economico a qualsiasi livello territoriale.
Ricordato che con Decreto del Ministero della Difesa Guerini del 24 maggio del 2022 si è proceduto all’istituzione del Tavolo Operativo Interistituzionale per individuare soluzioni alternative di riallocazione sul territorio dell’intervento infrastrutturale.
Ribadito che prima o dopo gli incontri del Tavolo Interistituzionale la cittadinanza non è mai stata coinvolta.
Sottolineato che nonostante fossero ancora in corso gli incontri del Tavolo Interistituzionale per la ricollocazione dell’infrastruttura, a gennaio del 2023 Il Commissario Straordinario Massimo Sessa chiedeva e otteneva 65000 euro per uno studio di prefattibilità dell’opera nell’area del CISAM utilizzando fondi del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti destinati all’Edilizia Pubblica.
Preso atto che nella riunione conclusiva del Tavolo Operativo Interistituzionale del 18 Ottobre 2023, veniva individuata come soluzione per la realizzazione della nuova sede del Gruppo Intervento Speciale Carabinieri e del 1° Reggimento Carabinieri paracadutisti “Tuscania”, all’interno area della difesa già in uso del CISAM e a Pontedera.
Considerato che nel verbale della riunione della seduta del 18 Ottobre 2023 è stato specificato che “saranno puntualmente condivise, con tutti gli Enti interessati, le varie fasi progettuali nonché saranno ovviamente rispettate tutte le procedure previste dalla vigente normativa, tenendo in considerazione anche il piano di gestione del Parco;”
Tenuto conto che il 21 Ottobre 2023 si è svolta una grande manifestazione nazionale a San Piero a Grado per ribadire la contrarietà della realizzazione della nuova base militare al Cisam e in qualsiasi altro sito del territorio comunale, provinciale o regionale.
Sottolineato che dal 18 ottobre 2023 ad oggi non sono state mai state condivise le varie fasi progettuali con gli Enti Interessati.
Preso atto che con Decreto Legge n.89 del 29 Giugno 2024 convertito in legge il 5 agosto 2024 con voto di Fiducia, Il Commissario straordinario Massimo Sessa è stato autorizzato all’apertura di una contabilità speciale presso la Tesoreria dello Stato per le spese di funzionamento e di realizzazione.
Preso atto che con Decreto Legge n.89 del 29 Giugno 2024 convertito in legge il 5 agosto 2024, è autorizzata una spesa di 20 milioni di euro per l’anno 2024.
Considerato che nella relazione illustrativa del Decreto Legge n.89 del 29 Giugno 2024 presenta alla Camera il 1 luglio del 2024 si afferma che è “in via di completamento la redazione del Documento di indirizzo alla progettazione”.
Considerato che nella relazione illustrativa del Decreto Legge n.89 del 29 Giugno 2024 presenta alla Camera il 1 luglio del 2024 si menziona “l’onere per il complessivo intervento è stimato all’attualità in 520 milioni di euro, con un piano di realizzazione di circa dieci anni.”
Considerato che dei 520 milioni di euro previsti come spesa complessiva dell’opera, 79 milioni sono stati stanziati sul Fondo di Coesione Sociale e Sviluppo 2021-2027 e 20 milioni di euro dai Fondi dell’ Edilizia Pubblica. E quindi non sono neanche inclusi nel conteggio delle spese militari nel Pil.
Tenuto conto che il 13 settembre 2024 centinaia di persone hanno presidiato la piazza sotto il Comune di Pisa ribadendo nuovamente la propria contrarietà all’opera e alla scelta del governo e del parlamento.
Tenuto conto che il 21 settembre 2024 migliaia di persone hanno manifestato a Firenze contro l’ipotesi di installazione del Comando Nato nella caserma Predieri nel quartiere di Rovezzano e più in generale contro l’aumento delle spese militari.
Tenuto conto che il 26 Ottobre 2024 è prevista una grande manifestazione Regionale a Pontedera per ribadire anche la contrarietà della realizzazione di una parte nuova base militare a Pontedera e in qualsiasi altro sito del territorio regionale.
Sottolineato che l’integrità e la salute del territorio e di chi vi abita costituiscono il primo e non l’ultimo cardine della difesa del nostro Paese.
Tenuto conto anche che l’area di Coltano avrebbe un enorme bisogno di investimenti per un’agricoltura sostenibile e di qualità e per la tutela del paesaggio e della biodiversità, per la regimazione idraulica, la risistemazione della viabilità esistente e per i servizi alla cittadinanza e ai turisti e alle turiste, per lo smaltimento dei rifiuti.
Tenuto conto che la nuova base militare determinerebbe danni enormi nel già fragile territorio di San Piero a Grado e comunale a causa del passaggio di mezzi pesanti su strade già compromesse, della necessità di gestire le acque di più di cento ettari impermeabilizzati, di un incremento del traffico di veicoli non certo compatibile con quella vocazione di turismo di qualità che dovrebbe caratterizzare un Parco Naturale.
Considerato che l’area Cisam è in un’area quasi totalmente boscata, ricade all’interno di una “zona cuscinetto” della riserva della biosfera MAB “Selve Costiere di Toscana”, cioè una zona la cui finalità – riconosciuta all’interno di un programma globale dell’UNESCO – è rafforzare “l’azione protettiva delle vicine zone centrali” ; e ricade ricade infine totalmente all’interno del Sito di importanza comunitaria-Zona speciale di conservazione (SIC-ZSC) “Selva Pisana” della rete europea Natura 2000.
Sottolineato che quindi un intervento di tale portata all’interno dell’area Cisam comprometterebbe in maniera irreversibile il patrimonio di biodiversità della Tenuta di Tombolo.
Sottolineato che l’impatto antropico connesso alle esercitazioni militari all’interno del parco comprometterebbe anche l’equilibrio biologico della fauna presente.
Ricordato che L’UE ha stanziato 20 miliardi di euro per la protezione e la promozione della biodiversità e ha avviato un programma per il ripristino degli ecosistemi degradati in tutta l’UE entro il 2030 attraverso una serie di impegni e misure specifici, come elemento chiave del Green Deal europeo.
Tenuto conto della grande mobilitazione che a livello locale e nazionale è in corso in questi anni contro questo progetto, e delle innumerevoli prese di posizione di movimenti, associazioni, sindacati, esponenti del mondo della cultura contro questa scelta del Governo Meloni e dei Governi che l’hanno preceduta.
Considerato che per il 2024 già si prevede una spesa militare che raggiunge circa 28,1 miliardi di euro, ovvero con un incremento di 1,4 miliardi in più rispetto al 2023.
Considerato che, come riportato dall’Osservatorio Milex; “da inizio Legislatura e fino ad ora il Ministero della Difesa guidato dall’On. Crosetto ha trasmesso alle Commissioni Difesa del Parlamento per avere il loro parere – sempre favorevole – ventisette nuovi programmi militari per un onere finanziario pluriennale di 34,6 miliardi di euro e un impegno finanziario annuale per il 2024 e 2025 compreso tra i 700 e gli 800 milioni. Di questi, quindici sono programmi di riarmo per un’onere totale di 22,8 miliardi di euro e un impegno finanziario di circa mezzo miliardo sia per quest’anno che per il prossimo.”
Tenuto conto che il solo settore militare è responsabile del 5,5% delle emissioni globali di gas serra.
Il Consiglio comunale:
- esprime la propria totale contrarietà ad un’ulteriore militarizzazione del territorio del Comune di Pisa e del Parco di Migliarino San Rossore Massaciuccoli, già investiti in modo rilevante da diverse infrastrutture militari, e ad un‘ulteriore pesante cementificazione che inciderebbe gravemente sulle fragilità del territorio di Pontedera di cui è necessario invece preservare le peculiarità ambientali e paesaggistiche e comprometterebbe irrimediabilmente l’ecosistema del Parco Naturale di San Rossore necessario invece alla regolazione del clima e alla preservazione della riserva naturale.
- chiede il ritiro del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri con cui si è dato il via libera al progetto e di tutti gli atti conseguenti fino al ddl infrastrutture in quanto ritiene che questa infrastruttura militare non debba essere realizzata né a Pisa né a Pontedera né altrove.
chiede al Governo che le risorse previste per la realizzare la nuova base militare siano integralmente destinati, invece, per dare delle risposte alle emergenze sociali che insistono sul nostro territorio (casa, scuola, lavoro, et..), per riqualificare e valorizzare Coltano, e per potenziare gli investimenti a favore del Parco di Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli; - Tenuto conto che
l’intera operazione sta avvenendo in un contesto in cui il Governo sta
operando tagli costanti e sistematici alle risorse necessarie per il contrasto alle
disuguaglianze e per rispondere a bisogni essenziali dei cittadini e delle cittadine. Si
considerino, a titolo esemplificativo, l’abolizione del reddito di cittadinanza; il taglio di 300
milioni al fondo per morosità incolpevole; il taglio di 500 milioni ai fondi destinati all’università
e alla ricerca pubblica; la previsione del taglio di 250 milioni per i Comuni nei prossimi cinque
anni, di cui 20 milioni solo in Toscana per il 2024.
— chiede contestualmente che vengano resi pubblici tutti i documenti che riguardano il progetto della base militare, compreso il quadro economico;
Impegna il sindaco e la Giunta:
- a contattare ufficialmente il Parco di Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli e tutti gli altri enti (Regione Toscana, Provincia, di Pisa, comuni della Comunità del Parco) per attivare subito sinergie finalizzate ad ottenere gli scopi qui sopra menzionati;
- ad attivare procedure di trasparenza e partecipazione affinché la cittadinanza possa essere coinvolta e informata tempestivamente e sulla vicenda.
Impegna il Presidente del Consiglio comunale:
a trasmettere il seguente documento al Presidente del Consiglio, ai Ministri interessati, a tutti i gruppi parlamentari, ai vertici dell’Arma dei Carabinieri, al Presidente della Regione Toscana, ai gruppi del Consiglio regionale, al Presidente dell’Ente Parco Migliarino – San Rossore – Massaciuccoli, alla Provincia di Pisa, ai Comuni della Comunità dell’Ente Parco - a convocare un Consiglio comunale aperto entro il mese di dicembre alla presenza di tutti gli altri enti locali coinvolti per definire ulteriori percorsi da intraprendere per il ritiro del progetto della base e la rinaturalizzazione delle aree militari all’interno del Parco di Migliarino, San Rossore Massaciuccoli a partire da quella dell’ex-Cisam
Francesco Auletta – Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista