Mozione: ordine del giorno teso a chiedere al Governo e al Parlamento l’immediato ripristino del Fondo per lo sviluppo delle reti ciclabili urbane nella Legge di Bilancio 2023

Il Consiglio comunale di Pisa

Premesso che il disegno di legge della Legge di Bilancio 2023 prevede attualmente l’azzeramento del “Fondo per lo sviluppo delle reti ciclabili urbane”, che era stato istituito dall’art. 1, comma 47 della legge 160/2019, definanziando i 94 milioni di euro previsti per gli anni 2023 e 2024;

Considerato che
– il “Piano Generale della Mobilità Ciclistica 2022-2024”, approvato con decreto del Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili del 23 agosto 2022, ha definito per la prima volta nella storia italiana la strategia, gli obiettivi e le azioni per promuovere lo sviluppo della mobilità ciclistica nelle aree urbane e metropolitane, quale politica nazionale della mobilità e dei trasporti, alla cui attuazione erano destinate le risorse ora eliminate;
– i target, da raggiungere entro il 2024, di aumento del 20% della quota modale di spostamenti in bicicletta e di incremento della estensione delle infrastrutture ciclabili sino ad almeno 32 km/100 kmq, in tutti i Comuni capoluogo, possono essere conseguiti solo con l’indispensabile concorso anche finanziario dello Stato;

Ricordato che dal dossier “Non è un paese per bici”, pubblicato pochi giorni fa da Clean Cities, FIAB, Kyoto Club e Legambiente, emerge un notevole gap di ciclabilità tra le città italiane e le leader in Europa, per colmare il quale sarebbe necessario quadruplicare i chilometri di percorsi ciclabili, per una spesa complessiva di 3,2 miliardi di euro da qui al 2030, attraverso un piano straordinario di promozione della ciclabilità urbana cui destinare 500 milioni l’anno;

Richiamato che gli strumenti di pianificazione della mobilità della Città metropolitana e del Comune di Piss si pongono target significativi sulla ciclabilità:
– in particolare il PUMS e il PGTU individuano l’obiettivo del 18% di quota modale di spostamenti in bicicletta e il Biciplan prevede di far crescere la rete ciclabile dagli attuali circa 400 a 1.000 km: per essere raggiunti;
– target così ambiziosi richiedono il concorso anche finanziario dello Stato, nell’ambito della politica della mobilità ciclistica, che la legge 2/2018 attribuisce alla sua competenza;

Rilevato che gli ultimi eclatanti episodi di violenza stradale e uccisione di ciclisti (sono già 106 le persone in bicicletta investite e morte sulle strade italiane quest’anno) rendono se possibile ancora più evidente la grave situazione di insicurezza stradale per l’utenza ciclistica e pedonale e urgente la messa in campo di un piano di interventi per ridisegnare le strade e introdurre in modo diffuso e continuo percorsi ciclabili e dispositivi di moderazione del traffico e della velocità in ambito urbano;

Valutato che i recentissimi risultati del monitoraggio effettuato lungo le principali piste e corsie ciclabili del Comune di Pisa da cui emerge un forte incremento dei flussi di ciclisti lungo le ciclabili realizzate nel corso del tempo (+62% complessivo negli ultimi dieci anni, incrementi percentuali a doppia cifra nelle strade dotate delle nuove corsie ciclabili, ecc.), dimostrano l’assoluta importanza di estendere la rete infrastrutturale ciclabile in città al fine di offrire ai cittadini una possibilità efficiente e sicura di spostamento;

Ritenuto che l’azzeramento delle già poche risorse per la ciclabilità urbana è una proposta che impedirebbe alle amministrazioni locali di rendere le città davvero ciclabili e sicure per chi si sposta in bicicletta: una scelta da rivedere nella Legge di Bilancio, durante la fase di discussione parlamentare in un rapporto positivo fra Governo e Parlamento, ripristinando e anzi incrementando i fondi destinati allo sviluppo delle ciclo vie urbane;

CHIEDE

al Sindaco e alla Giunta comunale di farsi parte attiva presso il Governo, il Parlamento e l’ANCI, affinché nell’iter parlamentare di discussione, emendamento e approvazione della Legge di Bilancio 2023 venga integralmente ripristinato e se possibile aumentato il finanziamento del “Fondo per lo sviluppo delle reti ciclabili urbane”, o, in ogni caso, vengano stanziate apposite risorse, con sviluppo pluriennale a partire dal 2023, per sostenere interventi e progetti dei Comuni per ampliare e mettere in sicurezza le reti di ciclovie urbane previste da PUMS e Biciplan ai sensi della legge n. 2/2018.

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