Mozione: Pisa città dell’accoglienza

La seguente mozione è stata presentata al consiglio comunale di Pisa dal consigliere Francesco Auletta (Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista – Pisa Possibile).

Mozione: Pisa città dell’accoglienza

Premesso che:

  • L’invasione dell’Ucraina, avviata in questi giorni dalla Russia di Putin, si configura come un’illegittima e ingiustificabile guerra di aggressione, che viola i principi fondamentali del diritto internazionale, in particolare l’articolo 2 della Carta della Nazioni Unite;

  • Tale invasione sta provocando una vera e propria catastrofe umanitaria in Ucraina, oltre a gettare il mondo intero nell’incubo di una possibile guerra globale, in cui non è escluso tra l’altro l’utilizzo di armamenti nucleari;

  • È necessario, in queste ore drammatiche, sostenere tutte le iniziative che puntino a un immediato cessate il fuoco e a una de-escalation del conflitto, premesse indispensabili per una soluzione diplomatica e pacifica alla crisi;

  • È necessario altresì attivare tutti i canali possibili perché, contro l’escalation militare, l’Italia, l’Europa e l’ONU svolgano un ruolo di mediazione e di pace, e affinché vengano sostenute le iniziative della società civile e di tutte le persone di buona volontà per far sentire la voce di chi ripudia la guerra, così come recita l’articolo 11 della Costituzione Italiana;

Considerato che:

  • L’accoglienza dei profughi di guerra, e dei rifugiati in genere, oltre a configurarsi in Italia come un obbligo giuridico sancito dall’art. 10 della Costituzione, assume oggi il valore oggettivo di una iniziativa di pace, perché si rivolge alle popolazioni civili e agli individui in fuga dal conflitto, cioè a coloro che pagano per primi il prezzo delle operazioni militari;

  • Le comunità locali possono dunque ribadire la loro ferma contrarietà alla guerra anche garantendo un’adeguata accoglienza a chiunque fugga dall’Ucraina, a chiunque in Russia si rifiuti di sostenere l’avventura bellica avviata dal proprio governo, e in generale a tutti coloro che – in ogni parte del mondo – lasciano i loro paesi per sottrarsi a conflitti armati, persecuzioni e violazioni dei diritti umani;

Tutto ciò premesso e considerato, il Consiglio Comunale di Pisa:

  • Chiede al Governo italiano e alle istituzioni internazionali, in particolare alle Nazioni Unite e all’Unione Europea, di attivarsi per garantire un passaggio sicuro agli operatori umanitari presenti in Ucraina, al fine di garantire assistenza alla popolazione coinvolta dal conflitto;

  • Chiede altresì alle istituzioni internazionali e al Governo italiano di attivarsi per la creazione di corridoi umanitari per chi fugge dall’Ucraina;

  • Saluta con favore l’attivazione, da parte dell’Unione Europea, del dispositivo previsto dalla Direttiva 2001/55/CE del Consiglio, del 20 Luglio 2001, sulle norme minime per la concessione della protezione temporanea in caso di afflusso massiccio di sfollati, e auspica che tale dispositivo venga rapidamente esteso anche ai profughi in fuga da altri teatri di conflitto, a partire da quello libico e siriano;

  • Ritiene che l’accoglienza dei profughi debba essere strutturata secondo le finalità e i principi enunciati dalla Rete SAI (Sistema di Accoglienza e Integrazione), istituita dal Ministero dell’Interno e dall’Anci: dunque come accoglienza “integrata”, che non si limita a fornire un posto letto ma che punta all’autonomia del beneficiario, al suo positivo inserimento nella società, al rispetto della sua dignità e dei suoi diritti;

Il Consiglio Comunale di Pisa impegna il Sindaco e la Giunta:

  • Ad aderire nuovamente alla Rete Sai, facendo un passo indietro rispetto alla Delibera della Giunta Comunale n. 40 del 28 Marzo 2019 che decideva «di non rinnovare (…) l’adesione al progetto Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati»;

  • A predisporre nuovamente una rete di strutture di accoglienza connesse alla Rete Sai, da destinare tanto ai profughi ucraini individuati dalla Direttiva 2001/55/CE e dalla sua applicazione, quanto, più in generale, ai richiedenti asilo e ai beneficiari di protezione internazionale;

  • A predisporre, in sinergia con le associazioni del territorio più attive su questi temi, e in accordo con gli enti pubblici preposti a vario titolo all’assistenza dei profughi (Prefettura, Questura, Asl e Società della Salute), un punto informativo destinato sia ai profughi ucraini, sia ai richiedenti asilo e rifugiati;

  • A sollecitare la Prefettura a riorganizzare i propri servizi di accoglienza tenendo conto per quanto possibile degli standard Sai;

  • A sollecitare le autorità sanitarie affinché sia garantito, a tutti i richiedenti asilo, ai beneficiari di protezione internazionale e umanitaria, e ai profughi ucraini, il pieno e immediato accesso al Servizio Sanitario Nazionale, in armonia con le Linee Guida per l’applicazione della normativa sull’assistenza sanitaria dei cittadini non italiani presenti in Toscana di cui alle delibere della Giunta Regionale n. 1146/2020 e 1139/2014.

Francesco Auletta – Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista – Pisa Possibile

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