Tenuto conto della decisione della Giunta Comunale con Delibera del dicembre del 2018 di recedere dalla partecipazione Rete Ready, la Rete Nazionale delle Pubbliche Amministrazioni Anti Discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere.
Ribadito che, invece, l’adesione a questa Rete rappresenta un primo passo per costruire una città plurale e paritaria, che promuova il rispetto dei diritti delle persone LGBTQIA+, che spesso vivono situazioni di discriminazione sia nella vita personale e sociale che nell’ambiente scolastico o lavorativo, o nell’accesso ai servizi.
Ribadito che la Rete rappresenta uno spazio di confronto tra Amministrazioni e con le associazioni, per l’individuazione di buone pratiche e di tematiche da affrontare, ma anche per lo sviluppo di strategie comuni e per valorizzare sinergie trai Comuni, consentendo inoltre di accedere a fondi che potrebbero rappresentare un primo nucleo di risorse da destinare a progetti e iniziative di sensibilizzazione e educazione, in particolare a partire dalle scuole.
Vista l’assenza di una strategia integrata a livello comunale di contrasto alle discriminazioni legate all’orientamento sessuale e all’identità di genere, in grado di orientare le politiche locali e di attivare interventi di prevenzione e contrasto alla violenza nei posti di lavoro, nelle scuole, nelle associazioni e nei luoghi della socialità.
Vista l’assenza di collaborazione o anche di semplice interlocuzione tra l’amministrazione comunale e le associazioni e realtà attive sul territorio per l’individuazione di strategie adeguate di prevenzione e contrasto alle discriminazioni e alla violenza di genere.
Ritenuto che l’intervento contro questo tipo di violenza (ancora fortemente radicata nella società) debba prevedere sia un solido sistema di servizi di rilevazione, segnalazione e supporto sia un capillare programma di sensibilizzazione e formazione contro gli stereotipi e di diffusione della cultura del rispetto.
Ritenuto che per intervenire adeguatamente per prevenire e contrastare tali forme di violenza sia necessario innanzitutto che le Amministrazioni siano parti di reti di scambio di buone pratiche e strategie.
Ricordato e ribadito quanto contenuto nella Mozione n. 1525 “approvata l’8 gennaio del 2019 dalla I Commissione del Consiglio Regionale della Toscana in merito alle politiche di contrasto alla discriminazione sull’orientamento sessuale e alla decisione del Comune di Pisa di recesso dalla Rete RE.A.DY”. presentata dai Consiglieri Paolo Sarti e Tommaso Fattori di Sì Toscana a Sinistra.
Il Consiglio comunale impegna il Sindaco e la Giunta a:
aderire nuovamente come Comune di Pisa alla rete RE.A.DY come fondamentale spazio di scambio di buone pratiche tra pubbliche amministrazioni per la prevenzione e il contrasto delle discriminazioni legate all’orientamento sessuale e all’ identità di genere;
coordinarsi con i Comuni limitrofi e le associazioni e realtà attive sul territorio per la prevenzione e il contrasto a tali forma di violenza e discriminazione, a partire dal confronto maturato nell’ambito della rete RE.A.DY;
pianificare un ruolo attivo del Comune nella ricerca di finanziamenti da dedicare a progetti, percorsi e iniziative mirati al contrasto alle discriminazioni e alla violenza di genere
Francesco Auletta – Diritti in comune: Una città in comune – Unione Popolare