Tenuto conto che solo due anni fa la società Mondomarine, azienda savonese specializzata nella costruzione di yacht, ha acquistato lo storico marchio della nautica pisana dei Cantieri Navali di Pisa al termine di una lunghissima vertenza che si era conclusa positivamente grazie alla determinazione e alla lotta che per alcuni anni i lavoratori dei Cantieri hanno condotto con un presidio ed una assemblea permanente all’interno del sito produttivo nell’area dei Navicelli per difendere il proprio posto di lavoro e la permanenza di questa attività produttiva nella darsena pisana.
Tenuto conto che la stessa Mondomarine nel luglio del 2017 ha chiesto inaspettatamente il concordato preventivo.Tenuto conto che, dopo diversi rinvii, è stata fissata per il 6 dicembre l’udienza del tribunale fallimentare per decidere sul futuro della società.
Tenuto conto della mobilitazione che in questi mesi i lavoratori dei Cantieri Navali di Pisa e di Savona hanno portato avanti per scongiurare la chiusura dei due siti produttivi con tutte le conseguenze che ciò avrebbe sul piano occupazionale.
Tenuto conto che la situazione in vista della udienza del 6 dicembre è sempre più preoccupante in base a quanto emerso nell’ultimo incontro al Ministero dello Sviluppo economico, nella giornata di venerdì scorso, in quanto non esiste una offerta credibile dal punto di vista finanziario, industriale ed occupazionale per rilevare i Cantieri di Pisa
Preso atto, quindi che nel Caso dei cantieri di Pisa siamo davanti ad una crisi dovuta non a carenza di commesse ma a difficoltà finanziarie della società.
Tenuto conto che il nuovo incontro al Ministero dello Sviluppo Economico è previsto per il prossimo 16 dicembre, quindi successivamente alla udienza del 6 dicembre
Il Consiglio comunale