Mozione: Sostegno dei lavoratori della Carlo Colombo spa e salvaguardia lavoro industriale in Toscana

Riportiamo qui di seguito la mozione proposta al voto del Consiglio Comunale di Pisa dai consiglieri Marco Ricci e Ciccio Auletta del Gruppo consiliare “Una città in comune – PRC”

Mozione: “A sostegno dei lavoratori della Carlo Colombo spa e per la salvaguardia del lavoro industriale nella nostra Regione.”

Tenuto conto delle comunicazioni ricevute il 2 maggio scorso dai 68 dipendenti della filiale pisana della “Carlo Colombo spa” che di fatto aprono la proceduta di mobilità, dopo diversi mesi di contratti di solidarietà, per questi lavoratori e lavoratrici -oltre che a ricaduta dell’indotto collegato- e seguono la decisione di chiudere il sito pisano di Ospedaletto per far fronte alla crisi di liquidità della società.

Tenuto conto che si tratta della prima azienda produttrice di semilavorati in rame in Italia, con una capacità a regime per la produzione di 180mila tonnellate di rame ed in una posizione strategica considerata la vicinanza al porto di Livorno.

Tenuto conto che i lavoratori e le lavoratrici della Carlo Colombo spa da tempo stanno portando avanti una vertenza per salvaguardare il lavoro ed una realtà produttiva importante per il territorio, in una situazione difficilissima considerati i notevoli debiti contratti dalla società e l’assenza, nel tempo, di qualsiasi piano industriale credibile.

Tenuto conto che la domanda di rame, contrariamente a quanto si vuole far passare, è in crescita: pur in un generale scenario di crisi, solo nel 2013, la domanda mondiale di rame ha toccato il record di 25,5 milioni di tonnellate. Le statistiche parlano di un raddoppio negli ultimi 25 anni e numerose aziende si sono indirizzate verso lo sfruttamento della totale riciclabilità del rame e nel corso degli ultimi 10 anni è stato stimato che il 41% della domanda di rame nella UE-27 sia stata soddisfatta dal riciclo interno industriale e dai prodotti giunti alla fine della loro vita utile. I prodotti di rame hanno, inoltre, un elevato valore aggiunto (dalle utilies dell’energia alle automative, dall’edilizia alla elettronica).

Considerato come la vicenda della Carlo Colombo spa mette, ancora una volta, in luce l’inadeguatezza di un sistema di sviluppo che si basa sulla esclusiva riduzione del costo del lavoro e i processi di delocalizzazione (nel caso specifico verso il mercato cinese), all’interno di una generale mancanza di politica industriale di questo paese.

Ricordato che dietro la Carlo Colombo c’è la multinazionale anglo-svizzera Glencore, già più volte accusata, da diverse Organizzazioni Non Governative, per violazioni dell’ambiente e dei diritti umani dovuti sia alle condizioni di lavoro imposte, al limite della sopravvivenza, che alla discriminazione dei lavoratori locali e allo sfruttamento del lavoro minorile.

Considerata la richiesta ufficiale, da parte della Regione, di riconvocazione del tavolo di crisi nazionale presso il ministero dello sviluppo economico. Incontro che dovrà verificare, alla presenza di tutte le parti coinvolte, il reale stato delle prospettive aziendali sullo stabilimento.

Il consiglio comunale di Pisa

  • esprime solidarietà ai lavoratori e alle lavoratrici della Carlo Colombo spa e il proprio sostegno contro qualsiasi ipotesi di dismissione del sito produttivo e contro qualsiasi tipo di delocalizzazione dello stesso.
  • Stigmatizza il comportamento dell’azienda che in maniera unilaterale ha deciso la messa in mobilità dei lavoratori e delle lavoratrici, come ultimo atto di una gestione che fino ad oggi ha portato ad una situazione fallimentare senza un piano industriale credibile.

IMPEGNA il sindaco e la giunta

  • A mettere da subito in atto tutti gli strumenti istituzionali per salvaguardare il sito produttivo e contestualmente gli attuali livelli di occupazione favorendo anche percorsi che portino ad un cambio della proprietà con un coinvolgimento diretto delle istituzioni pubbliche.
  • affinché tale indirizzo sia promosso da tutte le istituzioni coinvolte e al tavolo di crisi nazionale convocato presso il ministero dello sviluppo economico .

Marco Ricci

Francesco Auletta

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