Mozione urgente: Il Parlamento approvi la legge sull’omotransfobia (cosiddetto DDL Zan)

Di seguito la mozione urgente presentata al consiglio comunale di Pisa dal consigliere Francesco Auletta (Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista – Pisa Possibile).

Mozione urgente: Il Parlamento approvi la legge sull’omotransfobia (cosiddetto DDL Zan)

Vista la proposta di legge ordinaria, avente per oggetto misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere e sulla disabilità, a prima firma dell’onorevole Alessandro Zan, approvata dalla Camera dei Deputati il 4 novembre 2020.

Evidenziato come la succitata proposta sia stata assegnata al Senato il 5 novembre 2020, ma a tale livello non sia ancora iniziato l’esame del testo;

Ritenuto che

  • I fenomeni dei discorsi d’odio, dell’istigazione alla discriminazione e della violenza basati su sesso, genere, orientamento sessuale e identità di genere, per il considerevole numero degli episodi e per la crudezza degli stessi, assurgono al rango di vera e propria emergenza nazionale.

  • I risultati del report annuale di ILGA-Europe che monitora il rispetto dei diritti umani delle persone lesbiche, gay, bisessuali, transgender e intersex nei diversi paesi Europei, uscito il 14 maggio scorso, evidenziano che nel periodo che va da gennaio a dicembre 2019, nei cinque ambiti d’indagine (uguaglianza e non discriminazione, famiglia, incitamento all’odio, riconoscimenti legali, libertà di aggregazione, diritti di asilo) l’Italia è al 23° posto sui 27 Stati Membri.

  • Anche Amnesty International denuncia come l’Italia sia molto in ritardo, rispetto a molti altri Paesi, nell’accogliere le raccomandazioni delle Nazioni Unite, del Consiglio d’Europa e di vari documenti di soft e hard law dell’Unione Europea in tema di diritti umani delle persone LGBTI.

  • Dal costante lavoro di monitoraggio e contrasto alle discriminazioni emerge che in Italia esiste un serio problema di discriminazione verso le persone omosessuali e transessuali come purtroppo ci hanno ricordato le gravissime aggressioni omofobe avvenute nelle scorse settimane lungo la Penisola, le ultime in ordine di tempo riportate dalle cronache, senza contare tutte le aggressioni – verbali e fisiche – che avvengono senza essere denunciate in assenza di una normativa specifica.

  • Questo fenomeno, conosciuto come under reporting, è dovuto alla paura dello stigma ancora associato alle persone LGBT e alla mancanza di tutele specifiche che scoraggia l’emersione delle denunce. Secondo l’Agenzia per i Diritti Fondamentali dell’Unione Europea, la reale entità dei discorsi e degli atti d’odio compiuti contro le persone LGBTI in Europa non è facilmente quantificabile in quanto molti Stati non raccolgono dati sull’argomento. Si stima comunque che almeno il 50% delle persone LGBTI hanno subito atti o discorsi d’odio e che la maggior parte di essi non venga denunciato alle autorità. Una stima confermata (al ribasso) dalla recente ricerca Hate Crimes No More Italy condotta dal Centro Risorse LGBT, secondo la quale ben il 76,4% delle 672 persone che hanno segnalato tramite un questionario anonimo di aver subito un episodio di violenza omolesbobitransfobica non ha denunciato l’accaduto, per mancanza di fiducia nelle istituzioni o per paura.

  • Anche le discriminazioni contro le persone trans sono in aumento. Secondo il Trans Murder Monitoring project (TMM) di Transgender Europe (TGEU) l’Italia, in Europa, è seconda alla Turchia per numero di omicidi di persone transessuali e transgender. La nuova edizione della ricerca European LGBTI Survey 2020 “A long way to go for LGBTI equality” realizzata dalla FRA (Agenzia dell’Unione Europea per i Diritti Fondamentali), inoltre, ha rilevato che in Italia il 49% delle persone trans si è sentito/a discriminato/a sul posto di lavoro, o nella ricerca di esso – un altro dato fortemente sottostimato nelle statistiche ufficiali.

  • Tutte queste evidenze confermano l’urgenza di una legge contro l’omolesbobitransfobia, accompagnata da azioni integrate a tutti i livelli, in particolare la scuola, i luoghi di lavoro, le forze dell’ordine e i media.

IL CONSIGLIO COMUNALE

Ribadisce il suo sostegno a tutte le realtà, associative e sociali, impegnate nel quotidiano contrasto a ogni forma di discriminazione e violenza per motivi fondati su sesso, genere, orientamento sessuale, identità di genere e disabilità

CHIEDE AL PARLAMENTO E AL GOVERNO ITALIANO

Di favorire in ogni modo, nel rispetto delle relative norme e regole, la rapida discussione ed approvazione in Senato della proposta di legge ordinaria, avente per oggetto misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere e sulla disabilità, a prima firma dell’onorevole Alessandro Zan, già approvata dalla Camera dei Deputati il 4 novembre 2020.

Francesco Auletta – Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista – Pisa Possibile

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