Il Consiglio Comunale all’unanimità solidale con i lavoratori dei Cantieri di Pisa

In Consiglio Comunale è stata discussa e approvata all’unanimità una mozione urgente presentata dal gruppo una città in comune – prc sulla situazione dei Cantieri navali di Pisa, nella quale si esprime solidarietà ai lavoratori e si chiede al liquidatore Galantini di sospendere il trasferimento del travel lift e di sospendere le attività di vigilanza all’esterno dei cantieri ritirando anche la denuncia di occupazione abusiva nei confronti dei lavoratori. Inoltre si impegna il Sindaco e la Giunta anche a concordare con la Navicelli spa la sospensione degli incontri con Galantini in merito alla questione delle concessioni demaniali finché non si trovi una soluzione condivisa da lavoratori e istituzioni sulla base di una valutazione dei piani industriali presentati da tutti i soggetti interessati.

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Considerato che i Cantieri Navali di Pisa rappresentano una realtà produttiva di eccellenza all’interno del Distretto Nautico toscano e rappresentano inoltre un importante volano occupazionale sia direttamente che attraverso l’attivazione di indotto altamente specializzato;
Considerato che da quasi quattro anni i lavoratori dei Cantieri Navali di Pisa sono in cassa integrazione e stanno vivendo una situazione di profonda angoscia e difficoltà alla luce della continua situazione di incertezza sul riavvio dell’attività produttiva;
Tenuto conto che in questi anni sono numerosi gli annunci di vendita fatti dal liquidatore fallimentare Federico Galantini che non hanno fino ad oggi mai avuto sbocchi positivi e che nel frattempo si è proceduto allo spacchettamento del gruppo Baglietto, del quale i Cantieri Navali di Pisa facevano parte, procedendo a vendite separate nel caso dei cantieri che si trovano in Liguria;
Visto che sabato scorso lo stesso liquidatore fallimentare Galantini ha stipulato con il gruppo franco-cinese Union Strong Marine Holding un preliminare di vendita dei Cantieri Navali di Pisa per una cifra pari a 6,2 milioni di euro;
Alla luce del fatto che con il suddetto gruppo nei mesi passati erano stati fatti dallo stesso liquidatore degli accordi che poi non erano rispettati, in quanto nel corso del 2013 prima era stato firmato preliminare per la cessione del ramo d’azienda e poi un preliminare per l’affitto del ramo di azienda, ma in entrambi i casi il gruppo imprenditoriale non aveva poi confermato le intese;
Considerato che sulla base di quanto riferito dallo stesso liquidatore ma anche dalle organizzazioni sindacali esiste anche un altro gruppo italiano interessato ai Cantieri Navali di Pisa e che secondo la RSU dei Cantieri Navali di Pisa il liquidatore avrebbe “respinto questa offerta più alta rispetto a quello franco-cinese”;
Tenuto conto che la RSU dei Cantieri Navali di Pisa e il segretario provinciale della Cgil, hanno espresso forti critiche sull’intesa raggiunta con il gruppo Union Strong Marine Holding sia nel metodo in quanto il liquidatore non avrebbe comunicato e condiviso questa decisione né con il tavolo sindacale né con il tavolo regionale interistituzionale attivo da anni sulla vertenza, sia nel merito in quanto non vi sarebbe un piano industriale credibile e affidabile da parte di questo gruppo;
Visto che lo stesso liquidatore ha assunto anche la decisione di spostare il travel lift – la gru utilizzata per sollevare e calare in acqua gli yacht sia dagli stessi Cantieri Navali di Pisa sia da altre imprese dell’area dei Navicelli – dai Cantieri di Pisa al cantiere di Varazze in provincia di Savona e che questa decisione è ritenuta profondamente dannosa dai lavoratori e dal sindacato per un possibile rilancio degli stessi cantieri Navali e che l’acquisto di questa apparecchiatura, indispensabile alla produzione, significherebbe una spesa di circa un milione di euro per chiunque acquistasse i Cantieri;

Alla luce della situazione di tensione che negli ultimi giorni si è determinata all’esterno dei Cantieri con una ditta privata che da alcuni giorni staziona con mezzi pesanti per portare via il mezzo e la presenza di vigilantes che fotografano e riprendono i lavoratori in presidio permanente all’interno della struttura;
Tenuto conto delle dichiarazioni rilasciate ai giornali dallo stesso liquidatore in cui si afferma: “Venerdì avrò un incontro proprio su questo aspetto con la Società Navicelli, che gestisce il canale omonimo dove si affaccia il comparto della nautica pisana, per definire una volta per tutte la questione e ricevere assicurazioni circa il passaggio delle concessioni unicamente nelle mani di soggetti che svolgono l’attività industriale”;
Considerato che le organizzazioni sindacali e i lavoratori dei Cantieri Navali di Pisa hanno più volte posto l’attenzione intorno alle problematiche inerenti le concessioni demaniali per quell’area, assegnate dalla società in house Navicelli spa, alla società Porta a Mare srl di Antonio Sostegni, per un canone di 300.000 euro annui;
Visto che la Navicelli Spa, è una società interamente a capitale pubblico partecipata al 33% dal Comune di Pisa, al 33% dalla Provincia di Pisa e al 33% dalla Camera di Commercio.
Il Consiglio comunale
esprime la propria solidarietà ai lavoratori dei Cantieri di Pisa che con determinazione e passione da anni difendono, pur in una situazione di crescente disagio, il loro posto di lavoro e la permanenza nel nostro territorio di questa attività produttiva;
ritiene grave e deprecabile la decisione assunta dal liquidatore di far presidiare l’esterno dei Cantieri Navali da vigilante che riprendono e fotografano sia gli operai che si recano sul loro posto di lavoro sia chiunque si rechi all’interno dell’area per portare loro solidarietà. E a questo proposito chiede al liquidatore di sospendere immediatamente lo svolgimento di una simile attività, ritirando al contempo la denuncia presentata nei confronti di alcuni lavoratori per occupazione abusiva;
auspica che già nell’incontro che si svolgerà nei prossimi giorni in Regione convocato dall’assessore regionale Simoncini tutte le parte coinvolte siano presenti e possa riaprirsi un confronto. A tal fine ritiene opportuno e invita il liquidatore, al fine di facilitare il confronto e porre le basi per una certa ripresa dell’attività produttiva, a sospendere il trasferimento del travel lift fino a quando non sia trovata una intesa fra tutte le parti.
Impegna il sindaco e la giunta
A prendere subito contatti con il presidente della Navicelli Spa per concordare il rinvio dell’eventuale incontro con il dottor Galantini sulla questione delle concessioni, fino a che non si riunisca un tavolo di confronto con la Regione, gli enti locali, le organizzazioni sindacali e lo stesso liquidatore al fine di trovare una soluzione condivisa che garantisca realmente, dopo un esame di piani industriali chiari, puntuali e credibili presentati da tutti i soggetti interessati, la ripresa dell’attività produttiva e tutti i livelli occupazionali.

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