È notizia di qualche settimana fa la costituzione della nuova Multiutility Toscana, società che entro il 2024 vorrebbe quotarsi in Borsa per fare concorrenza alle grandi multi utility del nord attive nella gestione del servizio idrico, rifiuti ed energia. Anche Acque SPA di Pisa, seppur indirettamente, fa parte ora della nuova società attraverso un’importante quota (19%) posseduta da Publiservizi SpA che è confluita nella Multiutility Toscana tramite un progetto di fusione aziendale.
A questo punto l’azienda partecipata pisana, già in mano per il 49% a soggetti privati, vede quasi la metà della propria quota pubblica passare ad un soggetto che cerca dichiaratamente di trarre profitto dalla gestione di un bene essenziale alla vita umana
Per tutti questi motivi abbiamo chiesto all’amministrazione comunale se siano state valutate le conseguenze di questa che sembra il prologo di una privatizzazione a tutti gli effetti. Siamo fortemente preoccupati per i possibili aumenti delle tariffe e minori controlli sulla qualità dei servizi, e temiamo anche una società che voglia massimizzare i profitti con ripercussioni sui posti di lavoro dei e delle dipendenti.
Un modello di gestione pubblico, trasparente ed efficiente dei servizi locali costituisce, invece, per noi, da sempre, una questione discriminante quando si tratta di programmi per le elezioni amministrative. In questi dieci anni, prima contro la giunta Filippeschi e ora contro la giunta Conti, abbiamo portato avanti dentro e fuori il Consiglio comunale questa battaglia, a partire dall’applicazione del referendum sull’acqua pubblica, calpestato da tutti i governi di centrodestra e centrosinistra che si sono susseguiti dal 2012 a oggi.
Se amministreremo la città nel 2023 ci impegneremo in una direzione diversa: archiviare una volta per tutte la stagione delle privatizzazioni e della speculazione finanziaria, per dare vita a una gestione interamente pubblica dei servizi locali. Avendo come guida esclusivamente l’interesse pubblico, intendiamo riorganizzare la gestione di questi servizi mettendo al centro la qualità del lavoro e del servizio, la partecipazione e il controllo democratico, mettendo fine alle lottizzazioni e ai giochi di potere che hanno caratterizzato le politiche bipartisan in tutti questi anni.
Una città in comune
Rifondazione Comunista