“Sussidarietà e non statalismo”. Questo è lo slogan testuale lanciato con enfasi dall’assessore Serfogli in consiglio comunale nella seduta di ieri per quanto riguarda la linea dell’amministrazione comunale di Pisa sulla tutela e valorizzazione dei beni culturali. Uno slogan non casuale ma perfettamente in linea con l’intesa prefettizia dello scorso 3 febbraio e che smentisce le affermazioni fatte la scorsa settimana sempre in consiglio comunale dall’assessore Danti. Ecco perché la maggioranza ha bocciato (Sel compresa) la mozione che avevamo presentato nello scorso febbraio in cui chiedevamo la sospensione di quella intesa.
L’assessore Serfogli ha rivendicato anche , con tanto di parere del segretario generale, l’assegnazione diretta per la gestione di un tratto delle Mura all’associazione AMUR, in quanto questa gratuitamente si occuperà delle pulizie, della manutenzione, dei materiali informativi come scritto nella convenzione, che però nonostante gli annunci non è stata firmata. Insomma si sostituisce lavoro che dovrebbe essere retribuito e specializzato come nel caso della manutenzione con volontari, in antitesi a quanto prevede la nostra stessa Costituzione e la magna carta del volontariato della Regione Toscana.
Colpisce l’assordante silenzio del Pd nella discussione, e l’imbarazzo palpabile per un’assegnazione diretta in cui si dà la manutenzione ordinaria a dei volontari. Questa la composizione del consiglio direttivo dell’associazione: Ilario Luperini (presidente associazione AMUR, e contemporaneamente presidente CTP 5 nominato dal PD), Valeria Plasmati (segretaria), Euro Antoni (responsabile per la comunicazione), Paola Tacchi (tesoriera), Mauro Panettieri (responsabile attività giovanili), Marigiulia Burresi (Console del settore Sangallo), Alberto Zampieri (Console del settore Stampace), Giancarlo Vecchi (Console del settore Parlascio) e Alessandra Mazziotti (Console del settore Barbagianni), consigliera comunale del Pd e presidente della terza commissione consiliare permanente.
Mura, Convenzione AMUR-Comune: tra sussidiarietà, assegnazioni dirette e i silenzi pesanti ed imbarazzati del Pd
