Esattamente un mese dopo ci risiamo: una nuova mareggiata invade l’abitato di Marina.
A novembre si era trattato di un evento davvero eccezionale e il mare era entrato dai punti in cui le barriere difensive sono più deboli.
Sicuramente in questo lasso di tempo non era possibile realizzare le opere strutturali necessarie, ma sappiamo da tempo che il nostro litorale ogni inverno è colpito da diverse mareggiate e non è pensabile affrontarle senza alcun tipo di difesa.
Che fine hanno fatto la Regione Toscana e il Governo? Gli annunci e gli impegni del Presidente Giani? Se infatti, come hanno dichiarato, ad oggi le risorse per completare il sistema di difesa non ci sono, è evidente che nel frattempo non ci si può girare dall’altra parte e abbandonare il territorio a sé stesso.
E il Comune di Pisa? Davvero si pensava di rispondere alle libecciate con i new jersey?
Siamo convinti che, per quanto in regime provvisorio e in attesa delle opere strutturali, si sarebbero potute approntare delle difese migliori e più efficaci per diminuire il rischio e i danni per gli abitanti e su questo le due amministrazioni, regionale e comunale, avrebbero dovuto lavorare senza sosta.
Che le strade di Marina, e conseguentemente le case e le attività economiche che a fatica erano state appena ripulite, siano invase dall’acqua è una cosa drammatica che non deve più ripetersi, almeno non in questa entità. Perché, se è vero che contrastare il mare grosso è una sfida complessa, e che per realizzare le opere necessarie ci vogliono risorse importanti, a maggior ragione l’inazione davanti a tutto questo è ancor più grave e ingiustificabile.
Ma purtroppo siamo prigionieri di una maggioranza di centrodestra ideologica che vuole a tutti i costi negare quello che ormai è evidente a tutti: affrontiamo dei cambiamenti climatici per i quali dobbiamo trovare nuove soluzioni, sia per l’emergenza che nel lungo periodo, ed sono necessarie una pianificazione e programmazione attente.
E invece no, non una parola dedicata a politiche di adattamento e di contrasto alla emergenza e climatica in alcuno degli atti più importanti della Giunta Conti che riguardino l’urbanistica o la mobilità, e nemmeno nel Documento Unico di Programmazione e nel Bilancio in discussione in questi giorni in Consiglio comunale: atti che stabiliscono anche gli investimenti strategici per il territorio.
Prendere atto dei problemi è il primo passo, non sufficiente ma necessario, per affrontarli e cercare di risolverli.
Ci chiediamo ora che cosa si pensi di fare: l’inverno è appena iniziato e ci saranno altre mareggiate. Se si pensa di affrontarle a suon di: “dobbiamo trovare le risorse” e di: “la responsabilità è della Regione”, ci ritroveremo ben presto in una tragica situazione, con buona pace dei Marinesi. Noi questo non lo possiamo accettare.
Chi avrà la sfrontatezza e l’irresponsabilità di continuare ad insistere su un sistema di grandi opere, come la Darsena Europa, incompatibile con l’emergenza che occorre affrontare?
Per tutto il litorale occorre una strategia complessa e costosa che parta dalla definizione di una gamma di soluzioni e azioni possibili da scegliere tenendo conto di quale futuro si vuole dare a questa parte della città. Scelte che devono essere fatte sulla base di una conoscenza approfondita e attraverso il coinvolgimento della cittadinanza, come hanno detto anche i tecnici di Regione e Università di Firenze. La partecipazione e la consapevolezza di chi vive sul litorale sono essenziali. Anche da questo punto di vista il Sindaco e la sua Giunta devono cambiare visione e modalità operativa. Per questo continueremo a chiedere con urgenza interventi immediati e chiarezza sul progetto definitivo, sui finanziamenti, sul cronoprogramma, e sulla partecipazione della cittadinanza.
Ciccio Auletta – Diritti in comune: Una città in comune – Unione Popolare