Nuova Pista di Peretola: unanimità sulla mozione di Diritti in Comune a tutela degli interessi pubblici, contro l’ipotesi Giani

Martedì 15 febbraio il Consiglio comunale di Pisa ha approvato all’unanimità la mozione presentata dal nostro gruppo consiliare: “ribadendo quanto già approvato con l’Ordine del giorno del 3 dicembre del 2020 e alla luce della sentenza del Consiglio di Stato” ha espresso “la propria assoluta contrarietà al progetto presentato dal Presidente della Regione Giani per la nuova realizzazione della pista di Peretola”. Unica forza politica a non partecipare al voto: il Pd.

Così si smentisce anche lo stesso sindaco Michele Conti, che l’altro giorno non era presente in aula: ricordiamo infatti la sua adesione al famigerato “patto del cacciucco” dell’estate scorsa che rilanciava questa grande opera e sottolineiamo che solo qualche giorno dichiarava che il problema della lunghezza della pista di Peretola era una questione fiorentina.

In gioco c’è invece, come sosteniamo da anni, l’idea di quale modello di sviluppo e di mobilità vogliamo, in gioco c’è un scontro tra la tutela degli interessi pubblici rappresentati dalla difesa del territorio, dell’ambiente e dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici e gli interessi privati e speculativi di Toscana Aeroporti.

Non casualmente nella nostra mozione si chiede anche che le risorse pubbliche attualmente destinate alla realizzazione della nuova pista di Peretola vengano invece utilizzate per potenziare i collegamenti ferroviari tra Pisa e Firenze.

Ancora: si chiede che il sindaco di Pisa convochi una riunione dei soci pubblici per portare questa posizione condivisa sia in Consiglio di Amministrazione di Toscana Aeroporti, attraverso i propri rappresentanti, sia nell’assemblea dei soci visto che la società sta elaborando il masterplan. A questo proposito, va da sé che occorrerà controllare ed incalzare i rappresentanti di parte pubblica nel CdA, a partire dal consigliere della Lega Gino Mannocci, che fino ad oggi non ha mai risposto alle sollecitazioni e richieste del nostro Consiglio comunale di cui pure lui stesso fa parte.

Martedì a Pisa è stato bocciato ancora una volta il tentativo del Pd e del Presidente Giani di avviare un procedimento che è stato a sua volta bocciato in maniera assoluta ed irreversibile dal Consiglio di Stato.

Come si può vedere, noi non facciamo un solo passo indietro sia rispetto alla tutela degli interessi della cittadinanza e del territorio, sia rispetto ai principi democratici, sia rispetto a Naldi, che ha denunciato il nostro consigliere per aver compiuto il suo dovere istituzionale: le discussioni non si fanno tra pochi davanti a cacciucchi o bistecche, non si cerca di impedire il confronto democratico con le intimidazioni, ma si affronta un discussione aperta e trasparente in tutte le sedi istituzionali e con la cittadinanza.

Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista – Pisa Possibile

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