Nuova pista Peretola: mozione in Consiglio contro la proposta Giani. Le risorse pubbliche si usino per potenziare la linea ferroviaria Pisa-Firenze

Nella seduta del Consiglio di Comunale di martedì 15 febbraio chiederemo di discutere la mozione presentata dal nostro gruppo consiliare contro la proposta fatta in questi giorni dal Presidente della Regione, Eugenio Giani, di una nuova pista a Peretola da 2.200 metri e inclinata di 4 gradi.

Evidentemente al Presidente non importa nulla che il Consiglio di Stato si sia espresso in modo netto e irreversibile su questo progetto (200 metri in più o in meno non cambia in alcun modo la sostanza del pronunciamento), in particolare sul modo in cui è stata portata avanti la valutazione sugli effetti ambientali della pista.

Dato che per Toscana Aeroporti, e in particolare per il socio privato Corporacion America, la pista s’ha da fare, è meglio trovarsi a pranzo o cena con persone accuratamente scelte per contrattare metri e inclinazioni. Sulla testa di tutta la cittadinanza e anche sulla testa delle istituzioni, perché una discussione pubblica, anche nelle sedi istituzionali, non si vede all’orizzonte.

Eppure è stata proprio la cittadinanza a vincere contro Toscana Aeroporti, bloccando definitivamente quest’opera devastante. Allora quali interessi intende rappresentare il Presidente della Regione, se non vuole rappresentare quelli dei cittadini? Lo sappiamo già: la risposta ci viene da anni di azione continuata, sempre nella stessa direzione, per realizzare una pista che semplicemente non può esistere per ragioni ambientali, che va contro la salute psico-fisica di chi vive nella piana fiorentina, e che cancella la previsione di parco agricolo contenuta degli strumenti di pianificazione territoriale.

E invece Giani ha tirato fuori, davanti a una bistecca, il nuovo progetto per la realizzazione della pista di Peretola, proponendone appunto una da 2.200 metri inclinata di 4 gradi. I costi ricadrebbero per più del 50% sulla spesa pubblica. E questo mentre ancora non si vedono stanziare le risorse per interventi prioritari e non più rinviabili, come il potenziamento della linea ferroviaria Pisa-Firenze.

Eppure lo stesso Presidente dell’ENAC, l’Ente nazionale per l’aviazione civile, ha sottolineato recentemente che “in Europa già si discute sull’integrazione aereo-treno per distanze inferiori ai 250 chilometri. Del resto anche in Italia sono diminuiti i voli fra Milano e Roma”. Il vero nodo, l’abbiamo sempre detto, è quello di sviluppare una corretta intermodalità e oggi veniamo a sapere che finalmente di questo si parla, anche per il prossimo Piano Nazionale degli Aeroporti.

Non è chiaro su quali studi si basi la nuova proposta fatta da Giani senza alcun rispetto dei principi di trasparenza e partecipazione. Come fa a sapere quale sia la fattibilità tecnica del suo progetto? Come fa a conoscerne l’impatto ambientale, sulla cui rilevanza il Consiglio di Stato è stato così deciso? Tiene conto degli effetti della pandemia sul traffico aereo, che hanno determinato un’importante riduzione dei voli?

I tanti dubbi e il modo d’agire del Presidente della Regione ci portano a una semplice verità: si vogliono investire risorse pubbliche ad esclusiva garanzia degli interessi di Corporacion America e degli interessi privati che ad essa sono legati.

Noi chiediamo che il Comune di Pisa non resti a guardare passivamente: il Consiglio già si è espresso nel dicembre del 2020 contro l’avvio di nuovi iter urbanistici da parte della Regione per realizzare questa grande opera. In Consiglio regionale, negli scorsi giorni, è stata approvata una mozione sul potenziamento della linea ferroviaria Pisa-Firenze. Chiediamo quindi che il sindaco di Pisa promuova una riunione dei soci pubblici per affrontare la questione nel Consiglio di Amministrazione di Toscana Aeroporti e nell’assemblea dei soci. Chiediamo anche che le risorse pubbliche previste per la nuova pista di Peretola siano usate invece per finanziare urgentemente il progetto di potenziamento della linea Pisa-Firenze, e dei collegamenti tra la costa e le restanti parti della Regione.

Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista – Pisa Possibile

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