Ancora un licenziamento in Avr. Ancora un licenziamento di un rappresentante della Rsu, questa volta il delegato della CGIL. Ancora un licenziamento di un lavoratore che non solo ha sempre svolto i suoi compiti con dedizione ma che da sempre è stato in prima linea nel difendere i diritti dei suoi compagni e contrastare i soprusi di questa azienda.
Siamo davanti ad una situazione scandalosa, ad una arroganza padronale senza precedenti che mira a colpire in maniera scientifica alcune figure precise ritenute “fastidiose”. Infatti dopo i due licenziamenti dei mesi scorsi, dei quali uno ha riguardato il rappresentante dell’USB nella Rsu, arriva questo altro colpo basso da parte di una società sempre più dissestata dal punto di vista finanziario e travolta da una importante e pesante inchiesta giudiziaria della Procura della Repubblica antimafia di Reggio Calabria. È ora di dire basta. AVR deve subire procedere al reintegro immediato dei 3 licenziati e togliere il disturbo.
Il Comune di Pisa non può più far finta di nulla e girarsi dall’altra parte a fronte di una simile condotta da parte di Avr che da tempo è gravemente mancante rispetto ai suoi doveri nei confronti dei lavoratori. Il Comune ha, infatti, una responsabilità in solido, oltre che etica e politica, per la condotta dell’AVR, e delle ditte in appalti in generale, che non può essere dimenticata.
Ribadiamo ancora una volta quanto richiediamo da tempo: il ritiro degli appalti ad Avr e la reinternalizzazione di tutti i lavoratori e le lavoratrici.
Diritti in comune: Una città in comune- Rifondazione comunista – Pisa Possibile