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Siamo precarie e precari della scuola che in tutti questi anni hanno contribuito con passione e competenza a mandare avanti la Scuola Pubblica, nonostante tutte le difficoltà legate alla precarietà del nostro lavoro e la difficilissima situazione che sta vivendo la scuola, a causa delle riforme e dei pesantissimi tagli subiti in tutti questi ultimi anni. Il Governo Renzi con la riforma della “Buona Scuola”, che vuole imporre a colpi di decreto, non risolve alcun problema, ma aggrava pesantemente la situazione della Scuola Pubblica e colpisce in particolare i precari della scuola che divide ed offende, nella loro dignità di insegnanti. Da una parte, spinto dalla sentenza europea che impone all’Italia di assumere chi ha almeno 36 mesi di servizio, stabilizza una parte dei precari trasformandoli in insegnanti di serie B destinati a fare da tappabuchi, svolgere supplenze su “reti di scuole” ed insegnare materie su cui non sono abilitati; con l’obbligo di spostarsi anche di regione se assunti. Dall’altra espelle dalla scuola decine di migliaia di precari che hanno portato avanti la scuola in tutti questi anni, come se non esistessero e come se le loro competenze, maturate in anni di insegnamento e con corsi di abilitazione, non valessero più. Spacciando questo licenziamento di massa come “cancellazione del precariato dalla scuola”. Tutto questo all’interno di una controriforma della scuola che, in continuità con le precedenti, taglia ancora le risorse e il personale e destruttura profondamente la Scuola Pubblica, peggiorando fortemente la didattica a tutto danno degli studenti. Per questo motivo, dopo i tanti tentativi falliti di farsi ascoltare dal governo e da Renzi, ancora deciso ad andare avanti con la sua riforma nonostante le moltissime critiche raccolte nel mondo della scuola e tra i precari, abbiamo deciso di scendere in piazza, per far sentire la nostra voce, ognuno a partire dalla propria situazione ma tutti uniti, per rivendicare la possibilità di svolgere il nostro lavoro: quello dell’insegnamento. Per manifestare come precari della scuola, provenienti da tutta la Toscana, abbiamo scelto un luogo simbolico come Piazza dei Miracoli, dove già molti di noi manifestarono nel Giugno 2014 per chiedere di poter continuare ad insegnare. Dopo nemmeno un anno siamo di nuovo qua, per farci sentire di nuovo e portare le nostre rivendicazioni unitarie: l’assunzione di tutti coloro che hanno maturato e matureranno i 36 mesi di servizio, lo slittamento del concorso del 2016 a dopo che i lavoratori precari siano assunti, l’assunzione da graduatoria per gli abilitati, la possibilità per i neoassunti di insegnare la propria materia e non diventare dei lavoratori di serie B obbligati al trasferimento coatto e a fare supplenze anche su materie su cui non sono abilitati, la possibilità di continuare a svolgere supplenze per chi non sarà assunto, il ritiro dei tagli al personale ATA e il ripristino e l’allargamento dell’organico per far fronte alle esigenze della didattica e della scuola, per la quale sono necessari forti investimenti e non tagli. La “Buona Scuola” di Renzi affonda la Scuola Pubblica e il mondo del precariato. La nostra battaglia è appena iniziata e non si fermerà qua. LA BUONA SCUOLA SIAMO NOI!!
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