Tenuto conto che venerdì 23 febbraio a Pisa, come in decine di altre città d’Italia, gli studenti e le studentesse sono scese in piazza per il cessate il fuoco a Gaza e contro il genocidio del popolo palestinese.
Tenuto conto che per l’intera giornata del 23 febbraio era stato proclamato uno sciopero generale di tutti i lavoratori e le lavoratrici di tutti i settori pubblici e privati per chiedere:
“- il cessate il fuoco immediato e il ritiro dell’esercito israeliano dalla Striscia di Gaza;
– il blocco immediato dei traffici di armi dirette ad Israele;
– la fine dell’occupazione coloniale delle terre Palestinesi in Cisgiordania;
– l’uscita dell’Italia dalla NATO;
– il blocco delle spese militari e dell’invio di armi in Ucraina e in tutti gli scenari di guerra”.
Tenuto conto che a Pisa gli studenti e le studentesse hanno organizzato un corteo per le strade del centro cittadino che è stato bloccato dalle forze dell’ordine in via San Frediano, impedendo l’ingresso in Piazza dei Cavalieri, e qui senza alcuna ragione è stato violentemente e ripetutamente caricato dagli agenti in assetto antisommossa, continuando a colpire gli studenti e le studentesse anche dopo averli messi in fuga con le prime cariche.
Tenuto conto del documento prodotto dalle e dai docenti e dal personale scolastico del Liceo Artistico Russoli in cui si costruisce quanto avvenuto in via San Frediano: “Oggi, 23 febbraio 2024, noi docenti e personale scolastico del Liceo Artistico “Russoli” di Pisa abbiamo assistito a un atto di tale gravità da ritenere impossibile non manifestare il nostro totale e netto dissenso per come è stato gestito in città l’ordine pubblico. Di fronte alla sede della nostra scuola, verso le 9:30 circa di questa mattina, sfilava un corteo pacifico di manifestanti per il cessate il fuoco in Palestina. Nel corteo erano presenti molti studenti delle scuole superiori di Pisa e del nostro Liceo in particolare, nonché alcuni docenti dello stesso. Il corteo è stato bloccato proprio davanti al palazzo del Liceo artistico e su entrambe le possibili vie di fuga: all’imbocco di Piazza dei Cavalieri e all’altezza di Piazza Dante e su via Tavoleria. Il gruppo di agenti in assetto antisommossa posizionato all’imbocco di Piazza dei Cavalieri ha caricato con manganelli e inaudita violenza i manifestanti delle prime linee: una ragazza, ferita alla testa, si è accasciata davanti al cancello della nostra scuola e molti giovani studenti hanno riportato ferite a causa delle manganellate e delle violenze. Solo quando, probabilmente per il sopraggiungere dell’ambulanza, è stato liberato dalle pattuglie l’accesso verso Piazza Dante, i manifestanti hanno potuto defluire e procedere. Si aggiunga al breve quanto sconcertante resoconto che, prima ancora dell’arrivo del corteo, studenti disabili, accompagnati da genitori per un’entrata posticipata, sono stati interdetti dall’accesso alla scuola per opera degli agenti della sicurezza. Di fronte alla gravità dei fatti accaduti, noi lavoratori del Liceo “Russoli”, che consapevolmente e concretamente sosteniamo da anni e ogni giorno una linea educativa ispirata ai valori della democrazia, del dialogo, del rispetto per la diversità e della libertà di espressione, condanniamo irrevocabilmente e totalmente la scelta repressiva operata oggi contro il corteo manifestante”.
Tenuto conto del bilancio pesantissimo delle cariche, con numerosi studenti e studentesse, quasi tutti minorenni, che hanno riportato ferite e sono stati costretti a ricorrere alle cure ospedaliere.
Tenuto conto che tali cariche hanno portato ad una immediata e forte reazione democratica da parte di docenti, insegnanti, genitori, associazioni, movimenti, forze politiche e sindacali, singoli cittadini e cittadine che hanno preso pubblicamente parola con comunicati e appelli.
Ricordato tra questi il documento dei dirigenti scolastici delle scuole pisane in cui si legge:
“Esprimono indignazione e sconcerto per l’uso della violenza da parte delle forze dell’ordine nei confronti di studenti delle scuole superiori e degli studenti universitari, la mattina del 23 febbraio, nel centro della città, causando il ferimento di alcuni di loro. Per questo motivo hanno chiesto un incontro urgente col Prefetto per avere chiarimenti sull’accaduto e sull’operato delle forze dell’ordine, anche per scongiurare che la collaborazione interistituzionale tra mondo della scuola come comunità educante e forze dell’ordine abbia a incrinarsi, con riflessi negativi sul piano dell’educazione delle giovani generazioni;
manifestano la loro completa adesione, condivisione e solidarietà alle scelte della dirigente scolastica del Liceo Russoli, che si è vista inibire, senza alcun preavviso e senza la possibilità di interloquire con un responsabile, le vie di fuga previste dal piano di sicurezza del proprio Istituto;
auspicano che tutte le autorità competenti intervengano per garantire la corretta e pacifica dialettica democratica, tutelando la sicurezza della popolazione e della comunità studentesca.
Condannano fermamente quanto accaduto e riaffermano con determinazione il diritto e la libertà di tutti di manifestare pubblicamente le opinioni”.
Tenuto conto delle posizioni di forte preoccupazione giunte dall’Università di Pisa, dalla Scuola Normale e dalla Scuola Sant’Anna per quanto avvenuto, che hanno espresso “solidarietà e vicinanza agli studenti e alle studentesse”.
Evidenziato come nel pomeriggio di venerdì migliaia di persone sono scese subito in piazza a Pisa a difesa del diritto a manifestare, contro le violenze delle forze dell’ordine, dando così una prima grande risposta democratica alla repressione avvenuta in città; le mobilitazioni spontanee sono poi continuate anche nelle giornate di sabato e domenica sia a Pisa con assemblee e incontri sia in altre città italiane.
Tenuto conto che nelle ultime settimane altri momenti di protesta a sostegno del popolo palestinese e per il cessate il fuoco sono stati repressi con cariche e feriti, come davanti alle sedi Rai di Napoli e Bologna.
Assunte le parole espresse dal Presidente della Repubblica Mattarella, in una nota al Ministro dell’Interno: “l’autorevolezza delle Forze dell’Ordine non si misura sui manganelli ma sulla capacità di assicurare sicurezza tutelando, al contempo, la libertà di manifestare pubblicamente opinioni. Con i ragazzi i manganelli esprimono un fallimento».
Tenuto conto della rilevanza che questi gravissimi fatti hanno avuto sulla opinione pubblica nazionale.
Il Consiglio comunale
esprime la propria solidarietà e pieno sostegno agli studenti e alle studentesse che hanno manifestato in piazza nella giornata di venerdì per il cessate il fuoco a Gaza e contro il genocidio del popolo palestinese;
esprime la propria stretta vicinanza alle studentesse e agli studenti feriti dalle cariche della polizia, ed è pronto a sostenere le azioni che decideranno di intraprendere nei confronti di chi li ha ingiustificatamente picchiati;
ribadisce l’inviolabilità del diritto alla libera manifestazione sancito nella nostra Costituzione;
condanna irrevocabilmente e totalmente la scelta repressiva operata contro il corteo e in particolare le cariche immotivate e ripetute contro gli studenti e le studentesse che manifestavano pacificamente;
ritiene irresponsabile la gestione dell’ordine pubblico avvenuta nella giornata di venerdì a Pisa e chiede pertanto la rimozione del Questore;
chiede che siano accertate urgentemente e pienamente da tutti gli organismi competenti le responsabilità sulle violenze subite dagli studenti e dalle studentesse, prendendo i conseguenti provvedimenti;
stigmatizza e ritiene gravi ed irresponsabili le dichiarazioni di alcuni esponenti politici del centro destra come gli onorevoli della Lega Ziello (“auspico nell’irrogazione di daspo e denunce verso quei manifestanti che hanno tenuto comportamenti incompatibili con il normale senso civico”) e Ceccardi (che ha definito gli studenti e le studentesse “delinquenti da denunciare e daspare”); e Donzelli di Fratelli d’Italia ( che dice il falso quando dichiara: “Tentare di marciare sulla Sinagoga di Pisa non diritti ma gesti violenti”, in quanto la manifestazione non ha riguardato in alcun modo la Sinagoga);
chiede pertanto che il Consigliere comunale Ziello si dimetta da consigliere comunale;
ritiene gravi, e smentisce categoricamente tutte, le false notizie, riprese anche dal Ministro dell’Interno Piantedosi, che il corteo degli studenti e delle studentesse volesse dirigersi vero la Sinagoga, e invita quindi tutti gli organi di informazione a non accreditare versioni infondate che servono solo a depistare l’opinione pubblica.
Impegna il sindaco e la giunta
a farsi portavoce presso il Governo e il Parlamento affinché venga approvata con urgenza, come da anni chiedono associazioni e movimenti, l’introduzione di una legge sui codici identificativi per le forze di polizia impegnate in operazioni di ordine pubblico.
Impegna il Presidente del Consiglio comunale
ad organizzare un incontro urgente dei e delle capigruppo con il Prefetto di Pisa e il Questore di Pisa sui fatti avvenuti;
a richiedere al Sindaco di fornire con urgenza ogni adeguata spiegazione ed informazione ai capigruppo sul ruolo avuto e sulle disposizioni date alla Polizia Municipale durante la manifestazione.
Impegna il Presidente del Consiglio Comunale
a trasmettere il presente documento al Governo, al Parlamento, al Prefetto di Pisa e al Questore di Pisa.
Francesco Auletta – Diritti in comune: Una città in comune – Unione Popolare