Ordine del giorno: Interventi e strategie per la messa in sicurezza del territorio e il contrasto della emergenza climatica

Viste le conseguenze dell’evento meteorologico dell’8 settembre scorso, ed in particolare i numerosi allagamenti di strade e cortili in vari quartieri della città di Pisa,
 
Considerato che eventi meteorologici estremi non sono nuovi sul territorio comunale, ma si stanno verificando con sempre maggiore frequenza soprattutto nei mesi autunnali e primaverili e con sempre maggiore violenza,
 
Tenuto conto che, secondo l’Osservatorio Città Clima di Legambiente, in Italia nel 2023 tali tipi di eventi sono stati 378, con un aumento del  +22% rispetto a quelli del 2022,
 
Considerati il report AR6 dell’IPCC e i report dell’Agenzia Europea dell’Ambiente “Climate change, impacts and vulnerability in Europe 2016” e “Urban adaptation in Europe: what works?” che in particolare evidenziano come i cambiamenti climatici stressino i corpi idrici dei nostri territori e causino l’innalzamento del livello dei mari e l’aumento degli eventi estremi quali inondazioni, ondate di calore, rovesci temporaleschi molto intensi alternati a periodi di grave siccità,
 
Considerato che i sopraindicati report indicano le scelte di pianificazione urbana finalizzate alla mitigazione del cambiamento climatico (quali la gestione del verde pubblico, la pianificazione del trasporto pubblico e privato e delle costruzioni pubbliche e private) come utili all’adattamento allo stesso e alla mitigazione dei suoi effetti,
 
Tenuto conto che tali report indicano come necessaria per la pianificazione urbanistica delle città una strategia unitaria e complessiva che in particolare inserisca le opere di adeguamento idraulico in un piano di progettazione urbana finalizzata alla diminuzione delle emissioni di gas climalteranti e alla riduzione del consumo di suolo,
 
Visto il Regolamento Europeo 2024/1991 del Parlamento Europeo e del Consiglio, cosiddetta Nature Restoration Law, approvato in data 17 giugno 2024 e entrato in vigore in data 18 agosto 2024,
 
Considerato in particolare che l’articolo 8 di tale Regolamento recita: ” Entro il 31 dicembre 2030 gli Stati membri provvedono affinché non si registri alcuna perdita netta della superficie nazionale totale degli spazi verdi urbani né di copertura della volta arborea urbana nelle zone di ecosistemi urbani determinate a norma dell’articolo 14, paragrafo 4, rispetto al 2024. Ai fini del presente paragrafo, gli Stati membri possono escludere da dette superfici nazionali totali le zone di ecosistemi urbani in cui la quota di spazi verdi urbani nei centri urbani e negli agglomerati urbani supera il 45 % e la quota di copertura della volta arborea urbana supera il 10 %”, dove per “spazi verdi urbani” si intende “la  superficie totale di alberi, di boscaglie, di arbusti, di vegetazione erbacea permanente, di licheni e di muschi, di stagni e di corsi d’acqua presente nelle città, nelle piccole città e nei sobborghi, calcolata sulla base dei dati forniti dal servizio di monitoraggio del territorio di Copernicus nell’ambito della componente Copernicus del programma spaziale dell’Unione, istituito dal regolamento (UE) 2021/696, e, se disponibili per lo Stato membro interessato, di altri opportuni dati supplementari forniti da tale Stato membro” (articolo 4, paragrafo 20);
 
Considerato che nel Piano Strutturale Intercomunale e nel Piano Operativo Comunale non vengono recepite adeguatamente le indicazioni sopra menzionate,
 
Valutato quindi, in conseguenza a tali indicazioni, di dover inserire in una programmazione unica le scelte di gestione delle emergenze idrogeologiche cittadine e del litorale assieme agli interventi di mitigazione dei cambiamenti climatici,
 
Tenuto conto del Piano di Gestione del Rischio Alluvioni e del Piano di Assetto Idrogeologico dell’Autorità di Bacino Distrettuale,
 
Ricordati i passati allagamenti di interi quartieri della città, da San Marco e San Giusto a Barbaricina,
 
Tenuto conto degli interventi previsti dal Comune di Pisa di nuovi lavori (da realizzarsi con fondi PNRR) di adeguamento dei bacini idraulici di San Marco e San Giusto, conseguenti ai lavori già svolti nel 2022,
 
Ritenuto che, viste le loro tempistiche, tali lavori non saranno ancora pronti in previsione delle precipitazioni autunnali e non metteranno a riparo l‘intera città dagli eventi più importanti, a causa dell’impossibilità di far defluire le acque nel brevissimo periodo oltre ad una certa portata,
 
Considerato che l’efficacia del sistema dipende sia dalla capacità di deflusso e che dalla quantità di afflusso di acqua nelle zone più depresse, determinata anche dal livello di permeabilità del territorio nel suo complesso, che inevitabilmente è influenzato dalla cementificazione dei terreni e dai periodi di siccità,
 
Ricordate le due mareggiate di impatto estremamente rilevante a Marina di Pisa avvenute nell’autunno 2023,
 
Tenuto conto che, prima della mareggiata avvenuta ai primi di dicembre 2023, nell’incontro pubblico a Marina di Pisa promosso da Confcommercio e nella riunione della Prima Commissione Consiliare permanente (con la presenza e col contributo dei tecnici della Regione e dell’Università di Firenze) è stato spiegato come siano elementi fondamentali da tenere presente per definire un progetto strutturale “di difesa del litorale” le condizioni dei fondali, del moto ondoso e dei venti ma anche il fatto che il riscaldamento globale modifica le condizioni climatiche attraverso l’innalzamento del mare – sempre più rapido negli ultimi anni – e l’aumento in intensità e frequenza di eventi come le due mareggiate,
 
Considerato inoltre che è stato sottolineato in sede di Prima Commissione Consiliare che le opere umane interferiscono in modo significativo con le dinamiche menzionate, ad esempio accelerando fenomeni erosivi della costa, come ad esempio è accaduto con la realizzazione del Porto di Marina di Pisa, ma soprattutto rischia di accadere in forme ben più gravi con la Darsena Europa, se verrà realizzata,
 
Esaminato il parere del Comune di Pisa del 27 ottobre 2023 che sulla realizzazione della Darsena Europa ha espresso “un contributo sfavorevole in quanto le controdeduzioni non rispondono alle richieste espresse” dall’Amministrazione comunale,
 
Esaminati anche i pareri trasmessi al Ministero dall’ Ente Parco Regionale Migliarino San Rossore Massaciuccoli, in data 6/11/2023 e in data 20/11/2023 in merito alla realizzazione di questa grande opera,
 
Evidenziato anche come, anche nel corso delle suddette riunioni di Prima Commissione Consiliare i tecnici intervenuti abbiano sostenuto che occorre anche da subito lavorare anche ad una strategia di lungo respiro, che richiederà risorse e manutenzioni adeguate, allargando la partecipazione in direzione di soluzioni condivise,
 
Preso atto che per salvare Marina e tutto il litorale occorre una strategia complessa e costosa, che parta dalla definizione di una gamma di soluzioni e azioni possibili da scegliere tenendo conto di quale futuro si vuole dare a questa parte della città. Scelte complesse che devono essere fatte sulla base di una conoscenza approfondita e attraverso il coinvolgimento della cittadinanza, come hanno detto anche i tecnici di Regione e Università di Firenze, e in cui la partecipazione e la consapevolezza di chi vive sul litorale sono essenziali,
 
Ricordato che l’amministrazione comunale ha firmato nel 2010 il “Patto dei Sindaci”, iniziativa della Commissione Europea per la riduzione delle emissioni di gas serra, approvando nel 2012 il “Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile”. Nel 2015, a seguito degli accordi di Parigi, lo schema generale del Patto è stato rinnovato con obiettivi più ambiziosi e nuovi strumenti (Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima – PAESC) che includono anche l’adattamento ai cambiamenti climatici. Ad aprile 2021 sono stati fissati i nuovi obiettivi che prevedono di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 e di affrontare il tema della povertà energetica,
 
Ricordato che il Comune di Pisa in tutti questi non ha adeguato il proprio PAESC ai nuovi requisiti internazionali e non ha dato seguito alle azioni promesse, anzi, gli atti di pianificazione delle amministrazioni comunali non hanno tenuto conto degli impegni presi per contribuire a risolvere la crisi climatica: il regolamento edilizio non è stato rivisto per favorire le installazioni di impianti di produzione di energia rinnovabile, il Piano Urbano di Mobilità Sostenibile non è efficace nel ridurre le emissioni da traffico, non sono previste misure efficaci per impedire il consumo di nuovo suolo, nessun sistema di contabilità e di riduzione delle emissioni di anidride carbonica è stato messo in atto; all’opposto, le amministrazioni hanno continuato a portare avanti piani, progetti o interventi in contrasto con gli obiettivi degli accordi internazionali, 
 
Il Consiglio Comunale impegna inoltre il Sindaco e la Giunta a
 
–       creare un tavolo istituzionale del territorio pisano, con gli enti di ricerca e i diversi attori del territorio, per avviare la redazione di una Strategia Locale di Adattamento al Cambiamento Climatico coerente con la Nature Restoration law (Regolamento Europeo 2024/1991),
 
–       creare un tavolo di confronto con gli enti competenti per la gestione delle acque, in particolare Acque spa e Consorzio di bonifica 4, e con gli altri comuni della piana pisana per lo sviluppo di una strategia di gestione delle acque, la pianificazione degli interventi, la condivisione delle priorità e la ricerca di fondi; questo tavolo dovrà già tener conto dei criteri su cui dovrà essere informata la Strategia di Adattamento al Cambiamento Climatico e delle esigenze del bacino idrografico nel suo complesso,
 
–       definire di concerto con il tavolo tecnico un elenco delle opere necessarie e della relativa priorità per mettere in sicurezza il territorio nel lungo periodo;
 
–       attivarsi subito per la redazione e sottoscrizione di un nuovo PAESC, coerente con la Strategia Locale di Adattamento al Cambiamento Climatico, che sia vincolante per tutti gli atti di pianificazione economica e urbanistica dell’amministrazione, a partire dal Piano Strutturale Intercomunale e dal Piano Urbano della Mobilità Sostenibile,
 
–       bloccare ulteriori espansioni urbane e il consumo di suolo anche rivalutando le previsioni già approvate di nuove costruzioni (per le quali sarà quindi necessario attuare in prima battuta una moratoria),
 
–       stralciare la previsione di realizzare una nuova strada d’ingresso al futuro Dipartimento di Biologia dell’Università di Pisa,
 
–       salvaguardare e, laddove possibile, ampliare o costituire nuove aree verdi sia nell’abitato sia intorno alla città, ripristinare ove possibile suolo libero da destinare a verde;
 
–       investire su una vera e propria infrastruttura verde che innervi l’intera città e che contempli un uso di specie arboree e arbustive, oltre che di tappeti erbosi, in grado di creare una connessione il più possibile continua tra le aree verdi già esistenti o in via di costituzione e/o recupero,
 
–       attivare quindi, all’interno del rinnovato PAESC, un piano coerente di azioni per la protezione del nostro territorio dagli effetti ormai imminenti del cambiamento climatico e contestualmente per contribuire alla diminuzione delle emissioni di gas climalteranti, a protezione della popolazione, dell’ambiente in cui viviamo e delle generazioni future,
 
–       rifiutare qualunque logica compensativa sulla Darsena Europa chiedendo che le risorse pubbliche attualmente ad essa destinate vengano stornate da quel progetto per essere utilizzate per una riconversione dell’economia della costa in modo da garantire lavoro, salute e elevata qualità della vita alle attuali generazioni delle città di Pisa e Livorno, rigenerazione delle risorse per le generazioni future, contrasto e mitigazione degli effetti del riscaldamento globale,
 
–       chiedere alla Regione, al Governo e agli altri enti competenti lo stanziamento di fondi sia urgenti sia di lungo termine per investire sulla tutela del litorale dai fenomeni erosivi e dalle mareggiate.

 

Francesco Auletta – Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista

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