Tenuto conto dei percorsi svolti in questi anni dalla seconda commissione consiliare permanente e dalla seconda commissione di controllo e garanzia in merito al progetto di qualificazione del quartiere di Sant’Ermete.
Tenuto conto del progetto partecipativo elaborato dagli abitanti del quartiere in questi anni: “Figli di quartiere”.
Tenuto conto dell’incontro pubblico svoltosi lo scorso 29 luglio nel quartiere a cui erano presenti anche i rappresentanti del Comune, di Apes, della Regione e i membri della Seconda Commissione Consiliare Permanente e della Seconda Commissione di Controllo e Garanzia
Tenuto conto degli incontri che successivamente si sono svolti tra una rappresentanza del quartiere e gli enti suddetti.
Tenuto conto della decisione della amministrazione comunale di procedere alla redazione di un nuovo masterplan.
Tenuto conto della necessità di stanziare risorse aggiuntive sia per il completamento dell’edificio da 33 alloggi sia per la realizzazione dell’eventuale nuovo masterplan.
Tenuto conto che comunque rimangono ad oggi circa 60 alloggi vuoti non soggetti a demolizione e non inseriti nella nuova proposta di riqualificazione contenuta nel masterplan; e che generano precarietà, insicurezza e spreco di spazi in un quartiere che chiede luoghi fruibili e aperti
Il Consiglio comunale recependo le richieste che vengono dagli abitanti del quartiere di Sant’Ermete
chiede la convocazione a Sant’Ermete di un incontro con la cittadinanza a cui siano presenti i rappresentanti della Regione, del Comune, di Apes per illustrare e discutere della proposta del nuovo masterplan del quartiere e delle garanzie finanziarie a copertura del medesimo, e le connesse tempistiche.
Impegna il sindaco e la giunta
Ad intraprendere tutte le iniziative urgenti e necessarie per la messa in sicurezza e il transennamento degli edifici da demolire;
ad intraprendere con tutti gli enti coinvolti a partire dalla Sds, Apes, Regione la destinazione d’uso delle case vuote prendendo in esame le proposte della comunità di quartiere;
a dare mandato agli uffici comunali, fatta le opportune verifiche, per avviare una nuova procedura affinchè lo spazio comune realizzato nel nuovo edificio di case popolari, e messo a bando negli scorsi mesi, possa essere utilizzato e autogestito dagli abitanti del quartiere attraverso i tanti progetti da anni in corso.