Ordine del giorno: Realizzazione di un sistema di “alloggi ponte” attraverso il recupero di patrimonio inutilizzato per superare il sistema delle albergazioni

Tenuto conto della grave situazione abitativa in cui si trovano centinaia di famiglie nella nostra città, e dell’aumento delle povertà.
Preso atto che sono 180 gli alloggi ad oggi vuoti di E.R.P. che hanno bisogno di interventi di manutenzione straordinaria per potere essere assegnati dal Comune.

Preso atto che la spesa per le albergazioni, al fine di dare una sistemazione precaria a nuclei familiari rimasti senza casa in seguito alla perdita dell’alloggio, nel 2023 è stata di 1.431.047,60 euro.

Ricordato che nel 2023 sono albergate nella nostra città 218 persone, di cui 96 minori, e alcune di queste rimangono albergate per oltre un anno.

Considerato che la legge regionale Toscana n. 2/2019 all’ art.4 prevede che i Comuni si adoperino per garantire il passaggio da casa a casa garantendo il passaggio ad un alloggio adeguato.

Tenuto conto che nel bilancio 2024 è già stata stanziata una cifra parti a 1 milione e 600 mila euro per le albergazioni.

Ritenuto che tale misura risulta essere inefficace, dispendiosa ed antieconomica, e che la precarietà della sistemazione offerta violi il diritto all’abitare dignitoso delle famiglie.

Considerato che i soldi pubblici investiti nella ristrutturazione di alloggi da destinare all’ edilizia residenziale pubblica e all’ emergenza abitativa con i c.d. alloggi ponti sono risorse impiegate per beni che stabilmente rimarranno nel patrimonio pubblico, al contrario dei finanziamenti erogato per le albergazioni.

Considerato che l’articolo 17 del Regolamento di emergenza abitativa definisce l’albergazione come misura temporanea che viene utilizzata “quando il nucleo non sia in grado di reperire autonomamente un alloggio sul mercato”.

Preso atto della richiesta sempre più elevata di garanzie richieste dal mercato privato delle locazioni.

Ricordato che tra il 2022 e il 2023 sono stati reperiti tramite Agenzia Casa appena 3 alloggi di cui 2 reperiti nel patrimonio Erp e 1 da soggetto privato.

Tenuto conto che nella terza variazione al Programma Triennale dei Lavori Pubblici 2024-2026 si prevede un aumento di 700 mila euro per interventi ERP.

Il Consiglio comunale impegna Sindaco e la Giunta

a garantire il passaggio da casa a casa e dunque verso altro alloggio adeguato, in caso di sfratto, per morosità incolpevole e finita locazione, e comunque in tutti quei casi in cui il soggetto o il nucleo familiare si trovino in situazione di emergenza abitativa, tutelando così realmente il diritto all’abitare e quello all’infanzia;

a definire un Piano Straordinario per il superamento del sistema delle albergazioni prevedendo:

la realizzazione, attraverso una parte delle risorse stanziate con l’avanzo di amministrazione e la terza variazione al programma triennale dei lavori pubblici, un sistema di “alloggi ponte” da destinare all’accoglienza transitoria di famiglie rimaste improvvisamente senza alloggio, effettuando una ricognizione tra il patrimonio immobiliare pubblico inutilizzato disponibile;

un servizio di accompagnamento, mediazione e di ricerca sul mercato di alloggi da destinare alle famiglie in emergenza abitativa in cui il Comune svolga un ruolo di garanzia (Agenzia Comunale Casa di cui alla L.R. 13/2014);

l’attuazione dell’Osservatorio Territoriale previsto dall’Accordo territoriale depositato al Comune di Pisa il 13/043/2018, prot. 23836 (rimasto sulla carta) per l’emergenza abitativa al fine di prevedere ed intervenire efficacemente sulle situazioni fragili;

effettuare una ricognizione tecnica degli alloggi sfitti di proprietà comunale che hanno bisogno di interventi di manutenzione straordinaria, anche per assegnazioni in autorecupero alle famiglie in emergenza abitativa, in ottemperanza all’art. 16 della L.R. n. 2/2019.

ad attivarsi, di concerto con la Prefettura, presso le rappresentanze dei proprietari di immobili e i sindacati degli inquilini affinché si istituisca entro il prossimo 1° novembre un tavolo per ricontrattare i canoni in essere e per calmierare i futuri canoni sul territorio comunale per singoli e famiglie che dimostrino perdita di reddito causata dall’emergenza sanitaria, come già sta avvenendo in altri Comuni;

Francesco Auletta – Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista

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