Tenuto conto che
secondo i dati forniti dal Ministero dell’Interno, nel luglio del 2022 nella nostra città si registra, per quanto riguarda gli sfratti, un aumento del 604,30% di richieste di esecuzione forzata, e un parallelo aumento del 553,85% degli sfratti eseguiti con la forza pubblica;
l’aumento della povertà e del lavoro povero, registrato negli ultimi anni, nonché la generale riduzione dei salari e la crescente precarizzazione dei rapporti lavorativi, sono stati ulteriormente accentuati dalla crisi economica e sociale seguita alla pandemia prima e alla guerra poi;
a fronte di questi fenomeni di crisi, i prezzi degli affitti sul mercato privato risultano sempre più sproporzionati e insostenibili (nel caso degli affitti agli studenti si registra un aumento medio in città del 10% per posto letto rispetto all’anno scorso), mentre manca da decenni una seria politica nazionale per rilanciare l’edilizia residenziale pubblica, con adeguati piani d’investimento pluriennali;
questa situazione potrà solo peggiorare nei mesi seguenti, a causa del drammatico caro bollette causato dalla speculazione internazionale sul costo dell’energia;
nel solo Comune di Pisa le richieste di uso della forza pubblica per l’esecuzione degli sfratti riguardano già di più di 140 famiglie, la maggior parte con minori;
a fronte di questi numeri, il Comune di Pisa ha messo a disposizione 16 alloggi per l’emergenza abitativa, a oggi tutti occupati;
i dati delle famiglie sfrattate e collocate in albergo nella nostra città sono molto preoccupanti, visto che al 30 agosto 2022 vi risultavano 19 persone sole e 25 famiglie, per un totale di 128 persone, di cui 60 minori, a fronte di una spesa per il Comune di 486.000 euro, dieci volte la spesa destinata alle albergazioni del 2019.
Evidenziato che
nelle ultime settimane sono stati segnalati ai servizi sociali di Pisa alcuni episodi particolarmente gravi ed emblematici della crisi in corso: un nucleo familiare di cinque persone con tre minori costretti a dormire in auto; un altro nucleo familiare con due minori che vive in una roulotte; una madre e una figlia sfrattate e costrette a vivere in coabitazione con un uomo;
si tratta di casi gravi, che si vanno ad aggiungere a quelli “ordinari” in cui i minori sono costretti a vivere in una camera senza scrivania da utilizzare per lo studio, utilizzando gli spazi comuni con altre famiglie;
un’abitazione dignitosa, provvista di spazi adeguati, costituisce un importante determinante di salute e concorre al benessere psicofisico e all’armonico percorso di sviluppo delle persone, in particolare dei minori, e che le situazioni sopra descritte costituiscono evidenti casi di povertà educativa, intesa come “impossibilità per i minori di apprendere, sperimentare, sviluppare e far fiorire liberamente capacità, talenti e aspirazioni”, e rappresentano un fattore di altissimo rischio di esclusione e marginalizzazione.
Evidenziato che
a oggi il Comune di Pisa non ha a disposizione neppure un alloggio per l’emergenza abitativa;
sono almeno 170 gli alloggi popolari di risulta a oggi vuoti e da risistemare, con un costo medio tra i 13 e i 15 mila euro, come confermato anche dalle audizioni di Apes nelle commissioni consiliari competenti;
Tenuto conto che la mozione approvata dal Consiglio comunale in data 12 aprile 2022, “Diritto all’abitare: urgente il blocco degli sfratti”, non ha trovato concreta applicazione da parte della Prefettura di Pisa;
Visto che da aprile a oggi, la mancata sospensione degli sfratti ha ulteriormente aggravato la situazione evidenziata sopra.
Il Consiglio comunale
esprime fortissima preoccupazione per la grave situazione di emergenza sociale determinata dall’esecuzione di un numero così elevato di sfratti nel Comune di Pisa.
Riconferma quanto affermato nella mozione approvata lo scorso 12 aprile e rinnova al Prefetto di Pisa la richiesta di un provvedimento urgente per la sospensione degli sfratti, almeno fino al 28 febbraio 2023 e comunque fino a quando non si possa assicurare adeguatamente il passaggio da casa a casa per le famiglie sfrattate, per evidenti ragioni di ordine pubblico e di tutela socio-sanitaria delle persone coinvolte. Per tale sospensione propone un ristoro ai locatori mediante la corresponsione di un’indennità di occupazione mensile pagata dalla Società della Salute.
Ritiene molto preoccupante che oggi, nel Comune di Pisa, siano oltre 60 i minori che per lunghi mesi siano costretti a vivere con le loro famiglie in albergazione a seguito di sfratto, in quanto una condizione abitativa così precaria determina una violazione dei diritti fondamentali dell’infanzia e incide in maniera drammatica sulla crescita e sull’equilibrio psicofisico dei bambini e delle bambine.
Sollecita, per questa ragione, la commissione emergenza abitativa a reperire in tempi rapidi soluzioni abitative adeguate per i nuclei familiari albergati con minori.
Impegna il Sindaco a fissare un incontro con la Prefettura di Pisa nei prossimi 10 giorni a tema sulla emergenza abitativa e la tutela del diritto all’infanzia al fine di sottoporre all’attenzione della Prefetta e del Governo la necessità di una sospensione temporanea degli sfratti, e relazionare al Consiglio comunale sull’esito dell’incontro e delle eventuali decisioni assunte dalla Prefettura di Pisa