Ordine del giorno: Verifica interventi sugli alloggi di risulta e riscossione dei canoni di locazione Erp
Tenuto conto del fatto che nella nostra città l’emergenza sfratti è sempre più pressante.
Tenuto conto del fatto che la causa principale degli sfratti è la morosità incolpevole a causa di una crisi economica che fa sentire in maniera sempre più forte i suoi effetti.
Tenuto conto del fatto che il mercato privato non offre per quantità e costi facile accesso a reperire situazioni abitative adeguate.
Tenuto conto che però ad oggi gli alloggi di risulta vuoti sono 168.
Tenuto conto che le persone ad oggi ospitate in B&B o altre strutture alberghiere sono 91 adulti e 82 minori in conseguenza di sfratti, particolari situazioni sanitarie, persone senza alloggio o problematiche sociali.
Tenuto conto che dal 2022 ai primi sei mesi del 2023 sono stati reperiti tramite Agenzia Casa appena 3 alloggi di cui 2 reperiti nel patrimonio Erp e 1 da soggetto privato.
Vista la presenza, nel patrimonio immobiliare ERP del Comune di Pisa, di alloggi che presentano notorie condizioni di invivibilità e inabitabilità e/o eventuale inadeguatezza, con annessi problemi di igiene e sicurezza.
Visto che tali condizioni sono state, in vari casi, registrate dettagliatamente nei rapporti degli enti di controllo preposti e dallo stesso ente gestore.
Considerato che tali condizioni sono state riconosciute di fatto dalla proprietà e dall’ente gestore, nel momento in cui hanno destinato determinati alloggi all’abbattimento (come nel caso del complesso storico ERP di Sant’Ermete), interrompendo o rallentando per questa ragione ulteriori interventi di manutenzione sugli immobili in questione.
Considerato che dette condizioni emergono anche da progetti programmati e mai attuati di ristrutturazioni urgenti e straordinarie (come nel caso del quadrilatero di via Merlo)
Ritenuto che tali condizioni giustifichino una revisione sostanziale dei canoni di locazione ERP, e che tale revisione debba operare a partire dal momento in cui l’alloggio è stato accertato come invivibile o inabitabile e/o comunque inadeguato, o è stato destinato all’abbattimento.
Ritenuto che tale rimodulazione si renda doverosa in modo particolare per gli alloggi del complesso storico di Sant’Ermete, a fronte dell’allungamento dei tempi di realizzazione dei nuovi alloggi.
Ricordato che nella determinazione del canone, la Legge regionale 2/2019 in materia di ERP, tiene conto di due parametri – la situazione socio-economica e i requisiti soggettivi dei nuclei familiari; le caratteristiche oggettive dell’alloggio – ma che queste ultime fanno riferimento ad alloggi adeguatamente vivibili e abitabili.
Considerato che all’ipotesi di riduzione o sospensione del canone per invivibilità o inabitabilità e/o comunque inadeguatezza dell’alloggio non si applica quanto previsto dalla Legge regionale per la determinazione del valore locativo convenzionale (che opera come limite oggettivo del canone di locazione) e del canone minimo.
Il consiglio comunale impegna il Sindaco e la giunta a dare mandato, e a vigilare sulla correttezza e tempistiche di adempimento dello stesso, agli uffici comunali e ad APES di:
- individuare espressamente stilando apposito protocollo, di concerto con la Commissione competente e con le parti sociali interessate, una serie di indicatori di invivibilità e inabilità e/o inadeguatezza degli alloggi ERP;
- identificare quegli immobili che, nel Comune di Pisa, rientrano sotto i suddetti indicatori di invivibilità e inabilità e/o inadeguatezza;
- rimodulare i canoni mensili di locazione per i suddetti alloggi, prevedendo anche la sospensione degli stessi con un protocollo che individui parametri certi e immediatamente applicabili;
- applicare la rimodulazione del canone al calcolo di quanto effettivamente dovuto dal momento in cui gli alloggi si sono venuti a trovare in una condizione di invivibilità e inabitabilità;
- ricalcolare le eventuali morosità relative a questi alloggi alla luce della rimodulazione del canone per condizioni di invivibilità e inabilità, e far valere i canoni già pagati come credito dell’inquilino automaticamente compensabile con il pagamento dei canoni futuri;
- applicare le rimodulazioni, rispetto ai canoni passati e alle eventuali morosità accumulate, anche nel caso sia intervenuto nel frattempo un trasferimento ad altro alloggio;
Il Consiglio Comunale impegna inoltre il Sindaco e la giunta a
- trasferire ad APES le risorse necessarie a copertura almeno parziale della mancata riscossione dei canoni previsti alla luce della rimodulazione per inabitabilità o invivibilità dell’alloggio;
- sollecitare la Regione Toscana affinché modifichi la Legge regionale in materia, includendo degli indicatori di invivibilità e inabitabilità degli alloggi ERP tali da consentire la riduzione o la sospensione del canone di locazione, oltre a quanto già previsto;
- nelle more di una revisione della normativa, sollecitare la Regione Toscana affinché trasferisca ai Comuni risorse aggiuntive per far fronte ai casi di morosità incolpevole, ma anche relativa alle suddette condizioni di invivibilità e inabitabilità;
Il Consiglio comunale infine
- impegna la commissione di controllo e garanzia a fare una verifica sull’impiego delle risorse
trasferite dal Comune ad Apes per il recupero degli alloggi di risulta: costi dei lavori, tempi di
assegnazione e realizzazione dei lavori, etc.. e di relazionare entro il mese di gennaio al consiglio comunale. - Impegna la prima e la seconda commissione di controllo e garanzia per quanto di propria competenza ad una verifica sull’utilizzo delle risorse stanziate negli ultimi 3 anni per le azioni di contrasto della emergenza abitativa al fine di valutarne l’efficacia, e di relazionare entro il mese di gennaio al consiglio comunale.
Francesco Auletta – Diritti in comune: Una città in comune – Unione Popolare