Privatizzazioni e grandi opere realizzate con lo Sblocca Italia: ecco la politica nazionale e locale del Pd

Con il sì alla fusione di Sat e Adf da parte del sindaco Filippeschi il cerchio si chiude. In pochi mesi il primo cittadino e il Pd pisano sono passati dalle manifestazioni di piazza e i ricorsi al Tar al pieno sostegno ad un progetto speculativo che ha pochi precedenti nella nostra Regione e sul quale pesano come macigni  le responsabilità politiche del Governo Renzi, del Presidente della Regione Enrico Rossi e del Partito Democratico a ogni livello.

Mentre si tagliano i servizi, si porta al collasso il sistema del trasporto  pubblico locale riducendo sempre più i finanziamenti pubblici, e si comprimono i diritti si finanzia con milioni di euro pubblici una multinazionale per realizzare un’opera che devasterà un territorio. Lo  strumento con cui tutto ciò si rende possibile è lo Sblocca Italia, un provvedimento anticostituzionale ed eversivo, approvato dal partito delle larghe intese proprio per realizzare opere come la nuova pista di Peretola.

Siamo di fronte a una privatizzazione spericolata e scellerata che pagheranno i contribuenti e anche i lavoratori dei due aeroporti e dei loro indotti. Ancora una volta la dicotomia è tra interessi pubblici e interessi privati. Il Pd tutela questi ultimi, li foraggia e rinsalda le sue alleanze con gruppi finanziari e industriali dal passato e presente molto discutibili.

Da questa linea non si discosta il sindaco Filippeschi che dopo alcune settimane di opposizione a questi processi si allinea e anzi chiede garanzie al Governo affinché arrivino le risorse a Corporacion America, smentendo gli stessi ordini del giorno approvati all’unanimità dal Consiglio comunale contro il finanziamento pubblico per la realizzazione della nuova pista di Peretola da 2400 metri, un’opera addirittura in contrasto con lo stesso piano (PIT) appena approvato dalla Regione. La questione della pista nelle parole del Sindaco diventa così da questione fondante e di diritto un “problema che dovranno affrontare i comuni della piana fiorentina con la Regione”. Anche qui si confrontano due opzioni politiche opposte: c’è chi pensa che i territori siano destinati a competere tra di loro e chi ritiene invece che solo con la cooperazione si possa uscire dalla crisi.

Da sempre abbiamo sostenuto la nostra contrarietà anche alla pista da 2000 metri e riteniamo che il Comune di Pisa si debba schierare con i comuni della piana fiorentina e l’Università di Firenze contro la realizzazione di questa grande opera.

Oggi con il voto favorevole alla fusione anche l’ultimo velo è caduto e ancora una volta il Pd pisano e il sindaco Filippeschi si confermano coerenti sostenitori di politiche che privatizzano i servizi e che non rispondono ai bisogni di tutte e tutti coloro che sono sempre più colpiti dalla crisi.

Da oggi ci auguriamo che si costruisca un fronte sempre più ampio di opposizione politica e sociale contro le politiche che a livello locale, nazionale e regionale il Partito Democratico, anche con le larghe intese, sta portando avanti.

 

Una città in comune

Rifondazione Comunista

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