L’ossessione securitaria del sindaco Filippeschi genera mostri: via libera alla camera di sicurezza all’interno della caserma della Polizia Municipale

Nell’ultimo consiglio comunale è stata bocciata con il voto trasversale del centro-sinistra e del centro-destra la mozione con cui impegnavamo il sindaco e la giunta a non aprire all’interno della caserma della Polizia Municipale la camera di sicurezza.
La struttura è già stata realizzata ma grazie alla nostra denuncia alla ASL è stato verificato che il locale non è a norma e quindi non è al momento stato utilizzato. E’ un fatto molto grave che l’amministrazione abbia reso possibile tutto ciò senza controlli e verifiche. Ma questo non è stato sufficiente a prendere atto di una scelta sbagliata e così lo stesso sindaco in consiglio comunale ha preso parola contro questa mozione agitando le peggiori paure securitarie per cui occorre realizzare la camera di sicurezza.

Si tratta per la città di Pisa di una novità assoluta che noi non condividiamo in alcun modo: una decisione intorno alla quale non c’è stato alcun confronto né in città né all’interno del Consiglio comunale.

Riteniamo profondamente sbagliata una simile scelta, che denota una concezione del corpo della Polizia Municipale sempre più schiacciata sulle sole funzioni di polizia giudiziaria. Se è vero che tali funzioni rientrano tra quelle della Polizia Municipale, d’altro canto non coincidono con la sua missione istituzionale. Si tratta peraltro di una decisione che ha pochi precedenti in Italia, dove solo pochissimi Comuni hanno deciso di dotare di camere di sicurezza la caserma della Polizia municipale.

Sulle camere di sicurezza si è aperto in tutta Italia un ampio dibattito, specie in merito al rispetto di norme e garanzie che questi luoghi di detenzione assicurano a chi è sottoposto a restrizioni della libertà. Ma di tutto ciò alla maggioranza che amministra questa città non interessa nulla, la propaganda securitaria è la sola cosa importante.

 

A questo link è possibile prendere visione della nostra mozione.

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