CORRIERE FIORENTINO Pagina: 11
Paesaggio, mediazione sulle cave
Ci sono voluti otto giorni dall’annuncio di Rossi del suo emendamento stille cave all’ap provazione degli articoli 19 e 20 del piano del paesaggio, quelli sulle cave appunto, in commissione. Un sì arrivato dopo infi nite riscritture, le ultime poco prima delle quindici quando la commissione ambiente ha ripreso i lavori iniziati alle lo, su un testo che ha trovato l’intesa in maggioranza e sul quale l’assessore all’urbanistica Anna Marson madre del piano su cui lavora da inizio legislatura darà un giudizio solo con tutto il piano scritto.
Intanto la maratona di me diazioni tra Pd, alleati e spinte dei territori e delle associazioni, ha prodotto l’approvazione del testo base del Pit del pae saggio e la commissione si è. aggiornata a lunedì quando saranno esaminate le venti schede dei territori in cui la Toscana è stata suddivisa, comprese le criticità zona per zona e le direttive e gli indirizzi da attuare, e la disciplina dei beai paesag gistici che comprendo anche il Parco delle Apuane e quindi interessa l’attività estrattiva. Via libera, invece, a tutta la parte normativa, agli articoli 19 e 20 sulle cave. La mediazione trovata è che si potranno ampliare le cave esistenti o quelle riatti vate fino al 30% per una sola volta durante la fase transitoria di tre anni (non di due come si era detto) tra il piano del pae saggio e il piano attuativo ge nerale delle Apuane e che la valutazione di conformità pae saggistica andrà fatta dai Co mani per ogni ampliamento se non è rilevante dal punto divi sta paesaggistico, mentre se si apriranno nuovi fronti di cave o nuovi ingressi in galleria sarà la commissione del paesaggio re gionale voluta dal governatore Enrico Rossi che darà il via libe ra. Resta il divieto di aprire nuove cave sopra i 1.200 metri, ma si potrà continuare a scavare su vette e crinali già intaccati sopra i 1.200 metri e le attività sono già autorizzate. C’è la possibilità di aprire nuove discariche (vietata nel testo Marson) ma con l’obbligo di portare poi via quanto scaricato. «Il Pd è contento del risultato e abbiamo lavorato sulla base dela vo lontà di Rossi spiega Ardelio Pellegrinotti, il consigliere che aveva coordinato il maxi emendamento dem poi ritirato per ché «azzoppava» il piano Le attività nelle Apuane potranno continuare con le nuove regole». «E stato fatto un gran lavo ro di confronto e mediazione sia dal Pd sia dai nostri alleati di maggioranza ed è stato trovato l’equilibrio tra ambiente e sviluppo. Il pit sarà approvato il t0 marzo, siamo sicuri», aggiunge Lucia De Robertis, membro della commissione e vicecapogruppo Pd, mentre per il presidente della com messione Gianfranco Venturi «è stata approvata la parte fon damentale del Piano paesaggi stico. Anche sulla questione tanto discussa delle cave abbiamo trovato una soluzione equi librata». La seduta è stata lun ga, ma non tesa ed anzi è stato approvato anche un emendamento di Fi che chiede incenti vi regionali per la filiera corta del marmo. Ma Marson (ed i consiglieri a lei vicini) terrà alta la guardia anche lunedì, sulle direttive e sulle parti del piano che interessano anche il ministero dei beni culturali.