Nei giorni scorsi siamo intervenuti per contestare l’intenzione, folle, di destinare un’ampia area verde prospiciente il teatro di Calambrone a parcheggio per le auto.
Un’opera sbagliata di per sé – attirerebbe ulteriore traffico nell’abitato e conseguentemente alimenterebbe le lunghe code estive sulle strade di collegamento con Pisa – e ancor di più perché collocata in un’area verde che potrebbe essere invece qualificata nell’ambito di un progetto più ampio per il teatro stesso. Inoltre il Comune ricorre allo strumento degli “usi temporanei” per agire in contrasto a quanto previsto dalla pianificazione. Ma cosa ha di provvisorio un parcheggio che a detta della stessa Giunta dovrebbe risolvere i problemi cronici di mancanza di posti auto?
Purtroppo, come avevamo denunciato, questo è un primo intervento con cui la Giunta Comunale rivela l’intenzione di ricorrere allo strumento degli “usi temporanei” in maniera sistematica.
Infatti, nell’ultima seduta della Commissione Urbanistica, è stato proposto un emendamento alla delibera sul parcheggio del Calambrone, per chiedere al Consiglio Comunale di autorizzare preventivamente il ricorso allo strumento degli usi temporanei (previsto dal DPR 380/01) per giustificare la realizzazione di parcheggi ovunque, in difformità dagli strumenti urbanistici.
Siamo di fronte ad un atto inaudito, una delega in bianco alla Giunta che le consente di andare contro gli stessi strumenti di pianificazione comunali. Da qui in avanti, in base al contenuto della delibera, l’autorizzazione a realizzare un parcheggio laddove sarebbe previsto altro potrà essere rilasciata con un semplice atto di Giunta, esautorando il consiglio comunale.
Certo, si prevede che questi parcheggi siano strutture amovibili e che non modifichino in maniera irreversibile ii terreno, ma sappiamo tutti bene come le cose provvisorie possano diventare poi nei fatti definitive o quasi, con buona pace della pianificazione territoriale, e che è difficile ripristinare le funzioni del suolo, una volta compromesse.
Il DPR n. 380/01 specifica però che per ricorrere agli “usi temporanei” devono sussistere specifiche motivazioni di rigenerazione urbana, e che si tratti di “iniziative di rilevante interesse pubblico o generale correlate agli obiettivi urbanistici, socio-economici ed ambientali”: come è possibile quindi un’approvazione preventiva che di fatto è una “delega in bianco”?
Ma, entrando nel merito: che riqualificazione sarebbe realizzare parcheggi ovunque? Come se non bastassero le numerose cementificazioni previste dal Piano Strutturale e dal Piano Urbano di Mobilità Sostenibile (PUMS), che di sostenibile ha ben poco, con questo strumento si darebbe la possibilità di realizzare ulteriori nuovi parcheggi ovunque con il pretesto della destinazione provvisoria, in una città dove è un continuo presentare progetti di nuovi parcheggi al posto di aree verdi, intasando la città di auto, facendola diventare più brutta e invivibile. E’ il momento di dire basta! Non è davvero questo ciò di cui ha bisogno la nostra città!
Le strategie europee e nazionali sulla vivibilità urbana prevedono invece di abbandonare l’uso massiccio e sistematico delle auto nelle nostre città: si moltiplicano gli esempi di metropoli europee che si dotano di obiettivi di riduzione delle emissioni e di mobilità sostenibile più ambiziosi: e in questo contesto la Giunta Conti vuole continuare a riempire la città di parcheggi, senza offrire nessuna reale alternativa all’uso dell’auto privata, anzi incentivandolo?
Siamo consapevoli che oggi tutti noi utilizziamo la macchina, e che la sosta può diventare un problema, ma un’amministrazione comunale dovrebbe accettare la sfida di guidare la città fuori da questa dipendenza dannosa, verso un futuro di mobilità sostenibile, di spazi recuperati alla vivibilità, di aria pulita, non quello di offrire la soluzione più semplice e rapida ipotecando il futuro delle nuove generazioni e vincolandoci ancora di più all’uso dell’auto.
Daremo battaglia a questa delibera, pericolosa e a nostro avviso illegittima, non siamo disponibili ad accettare che si distruggano gli spazi della città con il pretesto di trasformarli in un parcheggio temporaneo, mettendo una pietra tombale a qualsiasi progetto di mobilità sostenibile.
Ciccio Auletta – consigliere comunale Diritti in comune: Una città in comune – Unione Popolare