Le nostre città (per fortuna) sono nate prima che gli umani lasciassero alle automobili private il governo della nostra mobilità. I nostri bellissimi centri storici sono luoghi di incontro e di socialità dove accedervi in spazi liberi da traffico e da auto parcheggiate ovunque migliora la qualità della vita, gli incontri tra le persone e fa molto bene agli affari dei negozi, come ormai tutti gli studi del settore e le amministrazioni e associazioni di commercianti delle città il cui centro è chiuso al traffico rilevano continuamente.
Perché quindi la Giunta Comunale di Pisa crede ancora che lasciare il parcheggio libero migliori l’accessibilità al centro e gli affari dei negozianti? I poveri automobilisti si ritroveranno a girare inutilmente per trovare un inesistente buco di posto per lasciare la macchina, e i negozi non ne ricaveranno i supposti vantaggi perché la capienza dei posti auto e delle strade è comunque limitata e le strade verranno intasate da frustrati cercatori del sacro graal del posto di parcheggio. Per i pochi fortunati che lo trovassero, i ‘motivi in più per scegliere Pisa si risolverebbero poi in un risparmio di pochi euro da investire in poco più di un caffè, non davvero sulla ‘qualità e sul prestigio dei prodotti’ che magari restano inaccessibili per tutte le altre ragioni di questa crisi economica.
Solo liberando la città dal traffico si ottiene una città più bella, vivibile e attraente. Fornendo mezzi pubblici capillari e gratuiti, con attenzione alle persone a scarsa mobilità. Chiudendo, e non aprendo, le arterie del centro al traffico. Permettendo di vivere la città senza l’assillo dell’auto e del parcheggio. Lo dimostrano esperienze positive di tante ormai città che con la chiusura del traffico hanno fatto tornare i loro centri storici ad essere luoghi di incontro più belli, più vissuti, più sicuri, più accessibili. Noi pensiamo che il ‘parcheggio libera tutti’ non liberi invece nessuno. L’unica libertà che vogliamo offrire è la libertà dall’automobile e la libertà di avere mezzi pubblici finalmente efficienti, capillari e gratuiti, finalmente un vero incentivo a fruire la città per liberarla dalla necessità del costoso, ingombrante, inquinante e obsoleto mezzo privato, che fa male alla salute, alla vivibilità del centro, alla socialità, e anche al commercio e al turismo.
Una città in comune