Il seguente ordine del giorno è stato presentato al consiglio comunale di Pisa dalla Coalizione della Sinistra – Diritti in Comune (Una città in comune – Rifondazione Comunista – Sinistra Italiana – Possibile)
Ordine del giorno: Parità di salario a parità di mansione
Considerato che le leggi finanziarie degli ultimi governi e numerosi provvedimenti assunti
a livello nazionale hanno sempre più obbligato gli Enti Locali e le Società da essi partecipate, in
ragione del blocco delle spese e delle assunzioni, ad erogare servizi attraverso la loro
esternalizzazione.
Ritenuto che questo processo costituisce una vera e propria penalizzazione nei confronti dei
lavoratori e delle lavoratici, perché l’obiettivo di minimizzare i costi incide sui loro salari e sulle
loro condizioni di sicurezza, nonché sulla durata dei loro contratti, e ciò in modo tanto consistente
da rendere incerte e precarie le loro condizioni lavorative ed esistenziali.
Considerato che su questa strada qualsiasi servizio prestato dagli Enti Locali e dalle loro Società
Partecipate ha ovviamente un minor costo se fornito attraverso esternalizzazioni, non tanto perché
in tal modo si ottiene una riduzione dei costi a seguito di una diversa organizzazione del lavoro, ma
soprattutto perché si applicano contratti di lavoro che prevedono salari ridotti del 30/40% rispetto a
quelli vigenti negli Enti Locali e nelle Società partecipate.
Ritenuto che ci si dovrebbe adoperare al fine di far valere il principio universalmente riconosciuto
in base al quale a parità di mansione svolta presso l’Ente Locale o le sue Società partecipate
corrisponda invariabilmente un eguale salario;
Il consiglio comunale impegna il Sindaco e la Giunta
affinchè in tutti i presenti e futuri contratti esternalizzati del Comune di Pisa come di tutte le Società
partecipate, data la legislazione vigente, sia applicata la clausola “parità di salario a parità di
mansione” e conseguentemente il contratto di lavoro in vigore presso l’Ente appaltante.